"Un riconoscimento sia personale sia dell’Università che dell’ospedale". Il professor Luca Morelli, docente di Chirurgia generale all’Università di Pisa e direttore della Sezione dipartimentale di Chirurgia generale universitaria dell’Azienda ospedaliera universitaria pisana, è stato inserito per il terzo anno consecutivo nella lista dei "World’s Top 2% Scientists" stilata dalla Stanford University. Il professore - che dal 2020 è presidente della Fondazione Arpa, carica ereditata dal suo maestro, il professor Franco Mosca - è stato inserito nella classifica, realizzata in collaborazione con la casa editrice Elsevier Nv che opera nella pubblicazione di testate in ambito medico e scientifico, che riconosce i ricercatori con il maggiore impatto scientifico a livello globale.
I parametri utilizzati per le valutazioni sono il numero di citazioni delle pubblicazioni e altri indicatori di eccellenza accademica che riflettono il contributo al progresso della ricerca. Il ranking si basa su un’analisi rigorosa delle carriere scientifiche più impattanti, utilizzando metriche di citazione tratte dal database Scopus. L’inclusione nella classifica è stata riconosciuta a Luca Morelli per il suo contributo alla chirurgia oncologica e alla chirurgia mini-invasiva, con oltre 400 pubblicazioni scientifiche e più di 5.000 interventi chirurgici eseguiti come primo operatore. Il suo lavoro è stato particolarmente apprezzato nel campo della chirurgia robotica e laparoscopica, con un focus su patologie complesse come i tumori epatobiliari, colo-rettali, delle alte vie digestive e uro-ginecologici.
Le sue parole. "Essere inserito per il terzo anno consecutivo in una posizione così elevata in questo ranking che ha valutato la qualità della ricerca di oltre nove milioni di ricercatori nel mondo, è per me un grande onore – ha dichiarato Luca Morelli – sia per il rigore e il prestigio che caratterizzano la Stanford University, sia per il significato scientifico che questo riconoscimento riveste a livello internazionale. Questo risultato è però il frutto di un impegno corale, che coinvolge la tutta la mia equipe e la collaborazione con numerosi colleghi. Traguardi come questo – continua Morelli – rappresentano un successo non solo personale, ma per l’Università di Pisa e per tutto l’Ospedale, che continuano a fornire le risorse necessarie per sostenere la ricerca di eccellenza e garantire un’assistenza di alto livello".