
La locandina realizzata dalla illustratrice pisana Giulia Dargenio diaz_illustration_art
Pisa, 3 giugno 2025 - Il 30 maggio si sono celebrati i venti anni della “Giornata Primo Levi”, il progetto del Liceo Buonarroti Pisa incentrato sulla figura dello scrittore sopravvissuto ai campi di concentramento della Shoah. Un appuntamento ormai fisso da ben 20 anni quello della “Giornata Primo Levi “, che si è svolto venerdì 30 maggio nell’auditorium del Liceo Filippo Buonarroti di Pisa, con il titolo “Primo Levi, voce narrante del Novecento”. Dopo i saluti del dirigente scolastico prof.Alessandro Salerni, ha introdotto i lavori la prof.ssa Anna Baldini dell’Università per stranieri di Siena, con una relazione su "Primo Levi e la Resistenza", che ha coniugato l'omaggio al grande scrittore e intellettuale con l'Ottantesimo anniversario della Liberazione dal nazi-fascismo. A seguire la presentazione delle varie classi che hanno svolto lavori molto approfonditi ed interessati, insieme ai loro insegnanti Un momento di riflessione, discussione, confronto e dibattito su tematiche quali l’inclusione, l’antisemitismo, cui hanno contribuito molte classi del liceo, analizzando e e riproponendo una lettura delle opere e del pensiero di Primo Levi, evidenziandone la profondità di comprensione della condizione umana nei campi di sterminio e altrettanto nella individuazione di temi contemporanei in cui la disumanizzazione, la persecuzione sono ancora di attualità,come nel conflitto israelo-palestinese; altresì nelle tendenze dello sviluppo scientifico e dell'avanzare della intelligenza artificiale, a dimostrazione della vitalità delle riflessioni di Primo Levi ancora oggi. La locandina- manifesto delle Giornata, è stata realizzata dalla illustratrice pisana Giulia Dargenio diaz_illustration_art. Levi, attraverso la testimonianza e la rielaborazione, ha indotto alla elaborazione di un’opera che trascende la mera testimonianza e si propone come esempio per lo suo spessore intellettuale e la specificità della sua opera nel contesto della cultura italiana, come esempio di incontro e incrocio tra cultura scientifica e letteraria. Primo Levi è figura esemplare per indirizzare gli studenti verso l’acquisizione di una coscienza antirazzista, per la sua esperienza ad Auschwitz e la riflessione/testimonianza che lo ha reso famoso in tutto il mondo: uno dei pochi esponenti della cultura italiana che ha superato i confini del nostro paese diventando emblema della capacità di sopravvivere, tramite la scrittura, agli eventi tragici della Shoah e di riflettere su temi drammatici affinando penetranti capacità analitiche.