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Il generale Mantuano: "Sant’Antonio è pronto a tornare sul ponte"

Organizzazione militare e civile già a buon punto per la prossima edizione del Gioco del Ponte di Pisa. Squalifiche dei combattenti di Sant'Antonio terminate, magistratura riorganizzata. Primo appuntamento il 17 gennaio per il Dì di Sant'Antonio Abate.

Chi ben comincia è a metà dell’opera, ma in questo caso anche ‘oltre la metà’, come recita il motto latino di Mezzogiorno: "Ultra Dimidium". La parte australe del Gioco del Ponte infatti è ripartita sotto una buona stella, con ottimi propositi per la nuova edizione della tradizione storica pisana del prossimo giugno. Dal punto di vista militare infatti l’organizzazione è già a buon punto, con buone notizie all’orizzonte: "Nonostante la sconfitta e le difficoltà, quello dello scorso anno è stato un Gioco del Ponte disputato al meglio delle nostre possibilità – dichiara il generale Sergio Mantuano –. Quest’anno abbiamo un nuovo capitolo e una nuova storia da scrivere, facendo tesoro del lavoro svolto". I problemi degli ultimi due anni a Sant’Antonio ormai sembrano solo un lontano ricordo: "Le squalifiche dei combattenti di Sant’Antonio sono terminate, mentre rimangono quelle per le ex cariche più alte della magistratura – conferma Mantuano –. Così la magistratura si sta riorganizzando già da qualche tempo, con largo anticipo e oggi possiamo dire che avremo senza dubbio un Sant’Antonio in più per la prossima edizione del Gioco, dato che negli ultimi due anni, di fatto, abbiamo giocato con sole cinque squadre".

Mantuano è orgoglioso del lavoro svolto e guarda con ottimismo al futuro: "Ringrazio tutti coloro che si sono messi a disposizione con un comportamento esemplare - Abbiamo dato in tempi non sospetti le nostre indicazioni al consiglio degli anziani per le nomine di parte e l’ultima parola spetterà al sindaco. Siamo ripartiti con un’organizzazione capillare non solo dal punto di vista militare, ma anche civile". Il prossimo appuntamento per Mezzogiorno, ma anche per tutto il Gioco del Ponte sarà il Dì di Sant’Antonio Abate, il 17 gennaio. "Saremo al completo per questo giorno di festa, il primo del nuovo anno per rievocare questa storica battaglia – continua Mantuano –. L’organizzazione civile però non si è fermata qui". "Siamo un ottimo gruppo di lavoro, abbiamo tanti elementi validi e ci sono stati alcuni cambiamenti e qualche avvicendamento - spiega il generale di Mezzogiorno - Come sempre c’è chi perde stimoli e chi invece ha voglia di mettersi in gioco, per il classico ricambio generazionale. A Natale abbiamo organizzato anche "Il babbo Natale di mezzogiorno" al quartier generale per i bambini della parte coinvolgendo le magistrature e le scuole". La macchina organizzativa si è messa in moto senza problemi: "Fino a dicembre avevamo lavorato in maniera più blanda, poi ci sono state comunicate le prime nomine generali - conclude Mantuano -. Non ci fermiamo mai e ci siamo rimessi in moto per farci trovare pronti per tutti gli eventi che si svolgeranno per il Giugno Pisano e non solo".

M.B.