Il diritto ad ostacoli dei fuori sede. Solo 95 possono votare a Pisa

Circa il 4% degli universitari che studiano in città ha richiesto l’autorizzazione per recarsi alle urne Ma coloro che non fanno parte della circoscrizione Centro devono andare a Firenze. E sono la maggioranza.

Il diritto ad ostacoli dei fuori sede. Solo 95 possono votare a Pisa

Il diritto ad ostacoli dei fuori sede. Solo 95 possono votare a Pisa

Sono 95 gli studenti fuori sede che si aggiungono ai circa 72 mila elettori del Comune di Pisa chiamati alle urne per le elezioni europee. In base ai dati resi pubblici dal Ministero dell’Interno soltanto 23.734 studenti universitari, circa il 4% del numero totale dei fuori sede, hanno richiesto l’autorizzazione per votare nel proprio comune di domicilio. Tra questi, 95 universitari attesi ai seggi nel nostro Comune, un dato esiguo in linea con la bassa percentuale registrata a livello nazionale. "È lo specchio di un problema che è sotto gli occhi di tutti - dice Marianna Candido, studentessa di medicina proveniente da Nocera Terinese, in Calabria -, purtroppo c’è scarso interesse verso la politica e le istituzioni, dettato dal fatto che molti giovani non si sentono rappresentati dai partiti politici". "A questo - aggiunge - si somma anche la scarsa informazione. Molti miei amici non sapevano di poter richiedere l’autorizzazione al voto fuori sede o l’hanno saputo quando erano ormai scaduti i termini per la procedura. è evidente che i canali di informazione più utilizzati dai giovani, come i social, sono ancora poco sfruttati per tematiche di questo tipo". Tra i fattori che sembrano aver influito sulla scarsa adesione anche le modalità previste per il voto: i 95 studenti ammessi al voto nel Comune di Pisa appartengono, infatti, alla circoscrizione elettorale dell’Italia centrale (Toscana, Umbria, Marche, Lazio), ma i fuori sede provenienti dalle altre regioni sono chiamati a votare a Firenze. "Le difficoltà legate agli spostamenti - commenta Marco Antonio Corallo, studente di informatica proveniente da Ragusa - hanno influito. Raggiungere Firenze può costare anche alcune ore tra andata e ritorno per chi, come me deve spostarsi con i mezzi pubblici. È un fattore non trascurabile, soprattutto nel periodo di sessione di esami in cui ci troviamo, critico per gli studenti. Nel mio caso, per esempio, si tratta di perdere almeno tre ore per andare e tornare da Firenze, e non tutti sono disposti a farlo".

Stefania Tavella