
"Il desiderio di vedere, il coraggio di incontrare"
Una tradizione che si rinnova, in un clima di speranza e raccoglimento. Anche quest’anno nella Pieve di Cascina torna il presepe che da sempre raccoglie ammirazione e partecipazione da parte dei fedeli e di chi viene in visita. Il nuovo parroco monsignor Paolo Paoletti ha particolarmente a cuore il rinnovarsi dell’appuntamento, e ha confermato per la cura e la realizzazione le sapienti mani di Sauro Mari. "Cosa ha spinto Dio a mandare il suo Figlio sulla terra, facendosi uomo come noi? -è la domanda che pone Paoletti per invitare alla riflessione- la risposta la possiamo trovare nel presepe, quale manifestazione dell’amore di Dio che viene a condividere tutto della vita dell’uomo, facendosi accanto alla vita di ciascuno per incoraggiarlo sulla via del bene". Quest’anno nella Pieve di Cascina si vuole portare il visitatore a riflettere su questo tema: "Il desiderio di vedere, il coraggio di incontrare". Accanto alla grotta di Betlemme, l’autore ha voluto rappresentare la città di Gerico, che si trova in Palestina a 400 metri sotto il livello del mare, una città che ha visto la presenza di Gesù e dove ha incontrato Zaccheo che, salito su un sicomoro, voleva vederlo, seppur nascosto tra le foglie per non farsi vedere da nessuno. Gesù incontra il suo sguardo e chiede a Zaccheo di scendere dall’albero per andare a casa sua. "Ciascuno di noi è invitato a salire sull’albero della fede e della preghiera per incontrare il Signore soprattutto nelle nostre famiglie dove c’è bisogno di ritrovare luce e amore vero per costruire rapporti che durino".
Alessandra Alderigi