La scelta di puntare sul turismo per contrastare la fuga dei residenti e delle nuove generazioni da territori lontani dalle città e privi di un’economia sostenibile spesso ha pagato. Anche per questo è boom dei piccoli borghi sotto la spinta di un trend importante: anche all’estero c’è tanta voglia di Italia, quella da scoprire, con le sue perle del buon vivere e delle bellezze storiche, artistiche ed ambientali. Di tutto questo nel troviamo conferma nei numeri delle presente turistiche del 2023 e che, rapportante ad annate precedenti, ci mostrano crescite di grande rilevanza e cariche di significato. E’ per questo che Buti ha totalizzato 6173 presenze (pur in calo sul 2022), quando nel 2005 erano la metà. E Chianni ancora di più: siamo a 13513 (in crescita sul 2022 di oltre mille unità). Casale Marittimo, un Comune di appena mille abitanti, ha registrato 68.141 presenze a riprova di quanto può essere potente l’esplosione del turismo nei borghi e nelle aree rurali del Bel Paese.
Anche Monteverdi Marittimo, che di abitanti ne ha poco più che 700, "brilla" agli occhi del turismo ed è riuscita ad avere presenze pari a 16.193: numeri che ancora confermano un appeal che sta toccando sia gli stranieri che gli italiani. Infatti nel 2023 quasi tre italiani su quattro hanno deciso di visitare le oltre 5mila minuscole località del Paese a caccia di tesori nascosti lungo le mete meno battute dal turismo di massa. E così avanti: stesso discorso riguarda anche Castellina Marittima (17.258 presenze l’anno corso, raddoppiate rispetto alla prima metà degli anni Duemila). Ma scendiamo in Valdera, possiamo trovare anche altri esempi di grande significato: uno di questi è Palaia con 73.366 presenze, oltre il 60% in più di diciannove anni fa: questo anche a riprova di come sia stata incisiva la scelta di puntare sul turismo valorizzando le risorse locale, le bellezze paesaggistiche, il paniere dei prodotti tipici che ha, nel tartufo bianco, uno dei punti di forza. Lo stesso che ha fatto anche San Miniato, comune ben più grande, da quasi 30mila abitanti, che però in proporzione cresce meno, fatica a decollare rispetto ai piccoli borghi. Il lavoro forte forte la città della Rocca di Federico II – che anche Dante rammenta nella Commedia per evocare un Medioevo grandioso e sanguigno – l’ha fatto negli ultimi anni passando dalle 38.564 presenze del 2022 alle 52.438 dell’anno scorso.
Arranca anche Pontedera – la città della Vespa – che cresce, ma lentamente: 41.867 presenze l’anno scorso contro le poco più che 39mila dell’anno prima.
Poi ci sono le realtà consolidate, quelle che hanno da sempre, di fatto, nel turismo un grande volano. Pensiamo a Pisa con 1.823.514 presenze, in crescita sul 2022 costante e ben assestata sulle performance dalle grandi cifre ormai da anni. vale anche per Volterra, seppur in maniera ridotta, ovviamente, alla città della Torre: 229.264, pur in calo sull’anno, prima. Una realtà, la città etrusca, che ha saputo trasformare le sue eccellenze in presenze, generando quella ricchezza che ha fatto spuntare strutture ricettive e iniziative per l’accoglienza.
La Valdicecina va. Ce lo dicono anche i dati di Montecatini, comune da neanche duemila abitanti, ma capace di totalizzare 71.406 presenze. E così anche la minuscola Castelnuovo Valdicecina che ha raggiunto 21.434 presenze. Vale anche per Pomarance arrivato a quota 68.859. da segnalare anche Guardisallo: ben 15.3194, il doppio rispetto del 2005, seguito poi da un cammino sempre con il segno più di anno in anno. Santa Luce è invece la terra che negli ultimi anni è al centro del fenomeno della lavanda, un pezzo di Provenza nel Pisano, che richiama turismo: 29.572 le presenze dell’anno scorso. Ma torniamo in Valdera per gettare uno sguardo su altre minuscola località di gran fama.
Fra tutte c’è Lajatico, la terra del Silenzio, resa famosa dal più illustre dei suoi residenti: Andrea Bocelli. Lajatico ha raggiunto 20162 presenze frutto di una crescita senza cedimenti: una ventina di anni fa era appena 13mila. E poi ancora Peccioli arrivata a 43.803, più del doppio di due decenni fa. Molto bene anche Terricciola, terra del buon vino e delle fragole, con 33.479 presenze: nel 2005 erano 8250, poi le politiche vocate alla valorizzazione del borgo e della sua vocazione, hanno sortito effetti concreti. Poi ci sono dati che meritano di essere sottolineati anche di territori a minor vocazione turistica come Ponsacco con poco più di 19mila presenza, Calcinaia con appena 4.223. Un ultimo sguardo a Pisano con gli ottimi risultati di San Giuliano Terme 35.4527 presenze, Vecchiano con 14750 e Vicopisano con 4892. Nel Comprensorio del Cuoio troviamo Santa Croce terra di industrie che, turisticamente non riesce a decollare, e che è il fanalino di coda della provincia con 374 presenze. Diversamente rispetto a Montopoli, diventata un borgo di forte appeal con 24.175 presenze. Mentre anche Santa Maria a Monte, la fiorita collina "Tosca" che, pur crescendo, si ferma 6.186 presenze.
Carlo Baroni