I suoni del deserto ’sotto la Torre’

Questo sabato all’Exwide Clube il live di Mali Blues con il sassofonista Espinoza e il chitarrista Baldacci

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I suoni del deserto, dove il blues affonda le sue radici, arrivano a Pisa con il live di Mali Blues, sabato 26 novembre ore 21.30 all’EXWIDE Club (via Franceschi 13). Due elementi storici della formazione afrojazz Dinamitri Jazz Folklore, il sassofonista Dimitri Grechi Espinoza e il chitarrista Gabrio Baldacci, aprono le proprie influenze ai territori del Nordafrica e ai ritmi circolari con una proposta musicale che vede per la prima volta la collaborazione col polistrumentista Andrea Beninati, qui al violoncello e alla batteria. L’esperienza di Espinoza con musicisti tuareg, berberi e maliani – tra cui Tartit, Bombino, Samba Tourè e Afel Bocoum – approfondita grazie alle collaborazioni con il Festival au Désert di Timbuktù e di Firenze, rende questo progetto prima di tutto una piattaforma aperta che accoglie interventi e innesti di culture altre sia a livello compositivo che nelle occasioni live. L’iniziativa è targata Toscana Produzione Musica, nuovo centro di produzione musicale presieduto da Paolo Zampini con l’obiettivo di creare un contesto di incontro e sviluppo per alimentare percorsi artistici d’eccellenza e favorire la crescita di un pubblico eterogeneo e curioso (ingresso 5€, info: www.toscanaproduzionemusica.it).

Sistema di residenze artistiche, sostegno per il dialogo tra musica e arti dello spettacolo oltre che per la circuitazione e distribuzione, con l’obiettivo di valorizzare le eccellenze del territorio tenendo lo sguardo rivolto alle sonorità del mondo: il progetto di un Centro di Produzione Musicale Regionale non poteva che nascere dalla collaborazione delle più importanti realtà di organizzazione musicale della Toscana. Incaricati della direzione artistica Maurizio Busia e Francesco Mariotti, mentre Gianni Pini ricopre il ruolo di vicepresidente. Un ente diffuso, con il PARC di Firenze quale punto base del lavoro di progettazione, confronto, creazione e visibilità, ma anche e soprattutto cuore nevralgico di un sistema pulsante che opera in modo organico su una rete di spazi, territori e relazioni. Sull’asse tra il capoluogo toscano e La città del teatro di Cascina, Pisa vengono sviluppati progetti che rispondono a funzioni differenti, in modo da non replicare format ma progettare in maniera da valorizzare contesti, energie ed esigenze peculiari, coinvolgendo nell’arco di un percorso triennale realtà della costellazione toscana, nazionale, internazionale.

Il Centro lavora per una visione artistica aperta e costruttiva, per portare nuovo ossigeno a un panorama infragilito dagli anni della pandemia, mantenendo quale elemento fondamentale l’alto livello qualitativo delle produzioni e il rapporto tra eccellenza della forma e profondità delle idee e dei valori intrinsechi nei singoli progetti.