MARIO FERRARI
Cronaca

I danni del falso medico estetico, nei guai una donna di 30 anni. “Mai risparmiare con la salute”

Scoperto ambulatorio clandestino a Lari, nel Pisano. Via vai sospetto di donne fa scattare l’allarme. I consigli di Emanuele Cigna, ordinario di Chirurgia Plastica a Pisa

La chirurgia, anche quella poco invasiva, va fatta con tutte le garanzie del caso con professionisti laureati e in studi abilitati

La chirurgia, anche quella poco invasiva, va fatta con tutte le garanzie del caso con professionisti laureati e in studi abilitati

Pisa, 8 luglio 2025 – Non solo le basilari prestazioni di bellezza, ma anche veri e propri interventi estetici, tra cui blefaroplastica, filler labbra, rinofiller, iniezioni sottocutanee di tossina botulinica e anche trattamenti con somministrazione di anestesia. Tutte pratiche eseguite da un falso medico in un ambulatorio clandestino allestito vicino a casa, nel comune di Casciana Terme Lari in provincia di Pisa. Il falso medico estetico è una moldava di 33 anni, in Italia da tempo, residente nello stesso comune. E’ stata scoperta dai militari della guardia di finanza di Pontedera nel corso di un’attività iniziata dopo che era stato notato uno strano e insolito entrare e uscire di persone dalla proprietà della finta dottoressa, soprattutto donne. Nell’ambulatorio, abusivo e privo di qualsiasi requisito di sicurezza, la guardia di finanza ha trovato “un lettino e altri arredi tipici di un centro estetico, centinaia di strumenti e sostanze mediche e cosmetiche, tra cui siringhe, dispositivi medici iniettabili per via sottocutanea, attrezzature per estetica avanzata, tra le quali quella per il trattamento anti-aging e per la pulizia profonda del viso, tutti ad alto rischio per la salute dei clienti e il Lemon Bottle, farmaco con potenziali rischi per la salute, le cui iniezioni permettono il dissolvimento del grasso cutaneo”. La donna è stata denunciata per esercizio abusivo della professione medica. Materiale sequestrato. Gabriele Nuti

“Mai risparmiare quando si parla di chirurgia plastica: potrebbe essere un suicidio”. È ’avvertimento del professor Emanuele Cigna, ordinario di Chirurgia Plastica e direttore della Scuola di specializzazione in Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica dell’Università di Pisa, a chi si rivolge a sedicenti chirurghi estetici. “Almeno una-due volte al mese - spiega - ci troviamo a intervenire su pazienti che, cercando una scorciatoia, finiscono per subire danni gravi, permanenti, o peggio”.

Che tipo di danni?

“Si parte da esiti estetici insoddisfacenti, cicatrici permanenti, infezioni importanti e persino al decesso. Purtroppo, sebbene possa sembrare semplice, la chirurgia plastica è una disciplina complessa, esposta a molte variabili che solo chi è adeguatamente formato sa gestire”.

Come si può morire per un intervento di chirurgia plastica?

“Chi esercita abusivamente la professione risparmia su strumenti fondamentali come filtri, materiali per la sterilizzazione, guanti e disinfettanti rende queste strutture focolai di infezioni e sepsi. Per non parlare dell’utilizzo di materiali inadeguati: protesi mammarie a basso costo, farmaci con conservanti che possono provocare reazioni allergiche. E mancanza di competenza”.

Si riferisce alla preparazione tecnica del medico?

“Esatto. In queste strutture spesso non sono presenti anestesisti rianimatori, indispensabili per gestire eventuali reazioni avverse ai farmaci, tutt’altro che rare. La loro assenza può fare la differenza tra la vita e la morte. È fondamentale rivolgersi a ospedali o a studi privati accreditati: con la salute non si può risparmiare”.

Come può un paziente capire se il professionista a cui si rivolge è davvero qualificato?

“Un primo campanello d’allarme è la dicitura con cui si presenta: se il medico si definisce solo ‘’specialista in chirurgia estetica’’, significa che non ha completato la Scuola di specializzazione, altrimenti sarebbe ‘’specialista in chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica’’. Ma il problema non è solo formale: chi ha la specializzazione sa come gestire le complicanze e, in alcuni casi, salvare la vita”. Cosa consiglia a chi sta valutando un intervento estetico?

“Andate solo in strutture sanitarie accreditate, pubbliche o private convenzionate, e non nei cosiddetti day-surgery improvvisati. Verificate i curriculum dei medici, anche dei più noti. Consultate più specialisti e non lasciatevi ingannare da chi appare su Instagram o TikTok vendendo prestazioni a basso costo. La chirurgia estetica comporta rischi seri: il prezzo non può essere l’unico criterio di scelta”.