IRENE CARLOTTA CICORA
Cronaca

‘I custodi della pergamena del diavolo’, noir tra i misteri della Pisa medievale

La Dan Brown in gonnella è una prof livornese innamorata della città della Torre: domani presenta il suo thriller storico Un romanzo scritto scavando tra documenti inediti riesumati negli archivi privati delle antiche famiglie pisane

Debora Ramacciotti

Pisa, 7 maggio 2019 – Una storia affascinante e misteriosa, fatta di personaggi e simboli che raccontano Pisa in un’atmosfera noir, allo stesso tempo antica e moderna. «La famiglia del Conte Agostino Agostini e altri collezionisti mi hanno aperto gli archivi privati nel corso di un lungo anno, durante il quale ho scoperto intrighi medievali troppo belli per rimanere nascosti». A parlare è Francesca Ramacciotti, insegnante livornese innamorata di Pisa, sulla cresta dell’onda con il romanzo storico dal ritmo thriller ‘I custodi della pergamena del diavolo’ (Newton Compton). La presentazione domani alle 18 al Caffè dell’Ussero, in lungarno Antonio Pacinotti 27. «Da anni avevo in testa questa storia a tinte gialle, ambientata sulle rive dell’Arno – spiega la Ramacciotti, cresciuta con la scrittura nel dna – Un thriller storico, che si accende su un fatto di importanza assoluta: la costruzione della Torre Pendente, nel 1173». Una genesi oscura, della quale pochissimo è stato reso noto. «Si attribuisce a Diotisalvi, ma non c’è nulla su di lui – prosegue – Si dice anche che Pisa avesse una porta aurea, ricoperta d’oro». Ed è qui che inizia la storia, con il furto di quell’oro proprio mentre Diotisalvi si accinge a ‘cantierare’ uno dei monumenti simbolo d’Italia. Inoltre la città viene funestata da una serie di omicidi, tutti al femminile, sui quali è chiamato a indagare il giovane perito legale Lanfranco. «E’ la storia che si ripete, questi omicidi sono tutti di donne. Quindi insieme ai protagonisti maschili c’è un altro personaggio: la misoginia, che ha attraversato i secoli – aggiunge la Ramacciotti – Il testo inizia con un flashback, la notte del furto dell’oro della Porta Aurea. Ogni due capitoli cambia la prospettiva, sì, perché il libro è ambientato per due capitoli nel Medioevo, poi per altri due nel presente e così via in un continuo guardarsi indietro e avanti». Ai giorni nostri, il protagonista è Yasser Martani, autore di saggi storici, che è convinto che il ladro che sottrasse l’oro fosse un notabile di Pisa. E che quell’immensa fortuna sia ancora nascosta in città. «E intanto, proseguo con la preparazione dei testi che seguiranno ‘I custodi della pergamena del diavolo’, poiché formeranno una trilogia – conclude – Il prossimo capitolo, già in fase avanzata di produzione, sarà ambientato a Venezia. Poi il terzo ci vedrà ancora una volta a Pisa, un’occasione per ‘vedere’ come i lavori della Torre sono proseguiti. In pochi mesi, da quando ho inviato la mail con un paio di capitoli a Newton Compton Editore, siamo arrivati alla pubblicazione del libro. Forse perché il thriller storico è un genere abbastanza inedito per le donne».