
Sono in ambasce circa 400 utenti della camera iperbarica dell’ospedale Santa Chiara perché "informati – raccontano - della sospensione delle terapie e della possibile chiusura del centro iperbarico a causa di un guasto e di problemi strutturali all’impianto riscontrati a dicembre".
"L’ossigenoterapia – raccontano – ci ha permesso in questi anni di poter stare meglio e ridurre le crisi vertiginose ricorrenti tipiche della malattia che ci affligge: la sindrome di Menière, una patologia cronica dell’orecchio interno che causa vertigini violente, ipoacusia e acufeni". "I soggetti affetti da sindrome di Menière – spiegano i pazienti – in assenza della terapia avrebbero una ricaduta della sintomatologia con gravi conseguenze sulla qualità della vita per non parlare delle altre patologie che la terapia iperbarica può alleviare".
Il centro Oti del Santa Chiara, tra l’altro, "vanta l’unico ciclo terapeutico per malati di Menière in tutta Italia – precisano –, attirando un elevato numero di pazienti da ogni dove". L’Azienda Ospedaliero Universitaria, contattata sulla questione da "La Nazione", spiega: "Il guasto che si è verificato recentemente alla camera iperbarica in dotazione in Aoup è dovuto alla sua obsolescenza. Il macchinario risale infatti a oltre 30 anni fa per cui, nonostante sia stato costantemente sottoposto a interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, che ne hanno garantito l’operatività per tutti questi anni e l’adeguamento alle normative vigenti, ora comincia a mostrare i segni del tempo". "In questi giorni – tranquillizza l’Azienda – l’Ingegneria clinica sta effettuando le opportune valutazioni insieme alla direzione aziendale e alla Regione per individuare la soluzione più idonea, tenuto conto del fatto che una nuova macchina iperbarica verrà installata nel costruendo nuovo ospedale di Cisanello. In ogni caso, in questa fase di transizione, sono in corso contatti con altri centri che dispongano della camera iperbarica per supportare intanto i pazienti più urgenti".