Giorno della Memoria contro la persecuzione verso gli ebrei e contro ogni razzismo

Le iniziative del Comune di Pisa

Il momento della commemorazione

Il momento della commemorazione

Pisa, 5 settembre 2022 - Una giornata di intenso significato quella di oggi, lunedì 5 settembre, con il Comune di Pisa e la Comunità Ebraica di Pisa intenti a ricordare l’anniversario della firma delle leggi razziali del 1938 nel “Giorno della Memoria”, organizzata con il sostegno di Anpi Comitato di Pisa e Parco Regionale di San Rossore. PROGRAMMA - Il programma della giornata prevedeva il ritrovo alle ore 9 presso la Sinagoga di Pisa e alle 9.10 la deposizione di una corona di alloro alla lapide (in via Sant’Andrea 22) che ricorda il sacrificio di Pardo Roques e dei pisani ebrei e non ebrei uccisi dai nazisti. Alle 9.50 una corona di alloro è stata deposta anche di fronte alla lapide (Tenuta di San Rossore, Cascine Vecchie) che ricorda la firma delle leggi razziali il 5 settembre 1938 e la persecuzione contro gli ebrei. A chiusura della mattinata di ricordo gli interventi del sindaco di Pisa Michele Conti, del Presidente del Parco di San Rossore Lorenzo Bani, del presidente della Provincia di Pisa Massimiliano Angori, del presidente del consiglio comunale di Pisa Alessandro Gennai e del presidente della Comunità Ebraica di Pisa Maurizio Gabbrielli. COMUNITA' EBRAICA A PISA - L’8 settembre del 1943 trovò gran parte della popolazione pisana sfollata nelle campagne a causa dei bombardamenti. Irreperibili ai loro domicili, diversi componenti la Comunità, tra cui il rabbino Hasdà a la moglie Bettina Segre, furono arrestati in altre località toscane ed avviati ai campi di sterminio. In città gli arresti avvennero nel maggio dell’anno seguente; i sette ebrei catturati, rinchiusi nel carcere di via Don Bosco in attesa di essere trasferiti nel campo di transito di Fossoli, riuscirono però ad evadere qualche settimana più tardi grazie ad un ammutinamento dei detenuti comuni. Il 1 agosto 1944, mentre a Pisa era divisa in due dal fronte, il presidente della Comunità ebraica Giuseppe Pardo Roques, fu massacrato da un gruppo di soldati tedeschi nella sua abitazione di via Sant’Andrea 22, assieme a sei correligionari suoi ospiti, a tre domestiche cristiane e a due vicini, casualmente presenti al momento dell’irruzione. Le modalità dell’eccidio e il successivo saccheggio dei preziosi arredi di casa Pardo fanno ritenere che lo scopo degli assassini fosse la rapina; forte resta, malgrado un processo celebrato nel dopoguerra e conclusosi con una sentenza assolutoria, il dubbio che essi abbiano avuto la complicità di un delatore. La Comunità Ebraica di Pisa si è faticosamente ripresa dal secondo conflitto mondiale. Oggi la sua giurisdizione territoriale comprende anche Lucca e Viareggio. M.B.