REDAZIONE PISA

Genitori in protesta. Blitz contro il nuovo orario. Bimbi ritirati da scuola prima della campanella

Il caso alla primaria Verdigi di Pappiana per le due ore in più di educazione motoria inserite nel giorno del tempo pieno.

Genitori in protesta. Blitz contro il nuovo orario. Bimbi ritirati da scuola prima della campanella

Genitori in protesta. È successo ieri, alla scuola primaria Marco Verdigi di Pappiana, dell’istituto comprensivo Livia Gereschi. Alcuni genitori delle classi quarte e quinte hanno di comune accordo ritirato prima della fine dell’orario scolastico i propri figli. Un gesto per esprimere la propria contrarietà all’organizzazione del nuovo orario scolastico: "La legge del 2021 – ripercorre le fasi che hanno portato alla protesta, Alessandra Fantoni, portavoce di tutti i rappresentanti delle classi coinvolte -, prevedeva l’introduzione di 2 ore di educazione motoria. Dunque, le classi che hanno 27 ore, ne avrebbero dovute fare 29, ma di fatto ad inizio anno abbiamo visto che ne facevano 28". Di fronte a quella che la rappresentante dei genitori Fantoni ha definito un’anomalia. "Dopo la richiesta di alcuni genitori – si legge nella nota pubblicata dal sito dell’istituto e firmata dal dirigente scolastico, Sandra Fornai -, si ravvede la necessità di portare il tempo scuola a 29 ore di didattica. A seguito di questa nuova necessità ci siamo subito interfacciati con l’Ente locale per aggiungere un’ora di didattica analizzando varie possibilità". La decisione non ha comunque accontentato i genitori: "È stata adottata – spiega ancora Fantoni -, senza alcun coinvolgimento delle famiglie, che in tutti i modi hanno cercato di manifestare il proprio dissenso ed hanno proposto soluzioni alternative". Il nodo centrale che ha scatenato la protesta, infatti, è la decisione di mettere le ore in più nel giorno del tempo pieno, ovvero il lunedì: "Le due ore – continua la rappresentante -, che dovevano essere aggiunte sono state messe sul giorno che era già lungo, per cui è stato previsto un orario scolastico di 9 ore e 40 e senza la mensa". Sulla questione la dirigente cerca di mettere ordine: "Non potendo – si legge ancora nella nota pubblicata giovedì scorso -, ad anno scolastico iniziato, modificare il numero dei pomeriggi, sorge allora il bisogno di introdurre un pasto energetico che i bambini potranno consumare il lunedì. È già in programma a breve un tavolo tecnico tra Scuola e Comune per l’anno scolastico 202425, al fine di individuare le soluzioni più idonee che coinvolgeranno tutti i soggetti interessati".

Enrico Mattia Del Punta