
Giuseppe Carli indica il vetro in frantumi della portafinestra dalla quale i ladri sono entrati nel suo appartamento
Cscina, 4 aprile 2016 - «Quando ho aperto la porta di casa trovandola bloccata dall’interno con la catenella, ho subito capito cosa era successo: erano entrati i ladri. E temevo ci fossero ancora, invece erano andati via, presumibilmente da poco». Sono le 21.30 di sabato quando Giuseppe Carli, con la moglie torna del suo appartamento al primo piano di un condominio che si trova a Cascina, vicino all’argine dell’Arno, e trova la brutta sorpresa che gli rovina il fine settimana. «Siamo usciti di casa intorno alle 18.30 – racconta l’uomo – e dunque i malviventi hanno agito nel tardo pomeriggio più probabilmente in prima serata con l’arrivo dell’oscurità. Dovevano essere ragazzini o comunque persone esili, ma anche agili ed esperte, perché per entrare in casa i ladri si sono arrampicati su un tubo dell’impianto di riscaldamento, ormai da tempo in disuso e che quindi doveva essere rimosso, ma che invece è purtroppo ancora lì. Hanno così raggiunto il terrazzo e poi, per penetrare nell’appartamento, hanno alzato la tapparella di plastica (togliendo i ‘fermi’) della porta-finestra della sala da pranzo , e quindi rotto un vetro non essendo riusciti a forzare la maniglia».
«A quel punto – continua Giuseppe Carli – i banditi hanno passato in rassegna praticamente tutte le stanze dell’appartamento mettendole a soqquadro alla disperata ricerca di denaro contante e di oggetti di valore, ma solo quelli facilmente commerciabili. Infatti, dopo aver rovistato negli armadi e rovesciato i cassetti dei mobili, i ladri hanno portato via alcuni monili d’oro, regali della prima comunione delle nostre figlie, lasciando invece gli oggetti in argento. Hanno forzato anche uno scrigno che apparteneva alla mia defunta suocera, ma non custodiva niente di valore. Al momento, in mezzo a tutta questa confusione, non sono ancora in grado di indicare con precisione la consistenza né il valore della refurtiva». Sul luogo è intervenuta un’autopattuglia di militari della stazione dei carabinieri di Cascino che hanno subito avviato le indagini.