
Furti in tutti i reparti. Cisanello, una "città" da 10mila persone al giorno (per qualcuno i dati sono sottostimati). In questo vai e vieni i furti sono "all’ordine del giorno". Soldi, effetti personali, e persino scarpe, spiega chi frequenta l’ospedale quotidianamente. Tra le vittime anche l’infermiere e sindacalista (Nursind) Lorenzo Peluso che racconta. : "Domenica sono andato al lavoro, ho depositato il borsello con i documenti, portafoglio dentro l’armadietto chiuso a chiave in Pronto soccorso (non negli spogliatoi sotterranei) intorno alle 13.30. Poi ho cominciato il mio turno. Quando sono andato a riprenderlo alle 21, ho trovato la sorpresa: era stato svuotato, niente soldi, né carte di credito. Ho provato a bloccarle, ma il servizio era momentaneamente sospeso. ‘Ci scusiamo, riprovare più tardi’, ripeteva la voce registrata. Nel frattempo hanno fatto spese in zona Stazione, tutte da meno di 25 euro, proprio perché così non viene richiesto il pin: bigiotteria, borsette e un biglietto da 2 euro e 80. Solo alle 22.40 sono riuscito a bloccare le carte".
"Tutto questo – commenta – nel tuo posto di lavoro oltre alle aggressioni. Ho fatto denuncia ai carabinieri. E chiedo all’azienda di intervenire perché è un fenomeno che colpisce tutti: spariscono le fedi ai pazienti e le scarpe al personale. Così non è più possibile andare avanti".
An. Cas.