REDAZIONE PISA

Foto a casa con ragazzina nuda, nuovo arresto

Il 70enne accusato di pedopornografia, ora è ai domiciliari anche per stalking e violenza. "Palpeggiò e toccò la minore in palestra"

Con la prima ordinanza era finito ai domiciliari (con braccialetto) per detenzione di armi (competenza rimasta a Pisa) e pedopornografia (declinata alla procura distrettuale di Firenze, come anticipato da La Nazione). Ma la squadra mobile di Pisa ha eseguito una nuova ordinanza (sempre ai domiciliari), diposta dal gip, per violenza sessuale e stalking, reati per i quali l’ex presidente di un’associazione delle manifestazioni storiche pisane era stato indagato a piede libero. Tutto è cominciato con la denuncia dei genitori della ragazza, ora 17enne. La giovane donna, nel 2016, prendeva parte alle attività dell’associazione poi abbandonata - ha ricostruito la polizia - in seguito agli atteggiamenti del 70enne. Lui però non avrebbe smesso di cercarla e di rivolgerle attenzioni. Inviandole anche pacchi anonimi: l’ultimo trovato in casa dell’accusato, con l’indirizzo di lei, conteneva un paio di guanti neri con borchie. Dopo varie domande, la ragazza ha raccontato alla famiglia, prima, e al personale con formazione specifica della mobile, poi, tutta la storia. La minore, ha spiegato di aver ricevuto dall’uomo, mentre si trovava in palestra per gli allenamenti, anche approcci sessuali con frasi ambigue e, in alcune circostanze, "strusciamenti, palpeggiamenti e contatti in zone erogene del corpo". Una delle prove, per gli investigatori, è rappresentata da foto della ragazza che sarebbero state elaborate con la tecnica del Deep-nude, una app che spoglia i soggetti. Da qui l’accusa di pedopornografia. Anche se per la difesa, sostenuta dagli avvocati Linda Sozzi e Massimo Parenti, il ritocco non è avvenuto con quel programma e comunque è stato fatto in gran parte a mano. Immagini che saranno probabilmente sottoposte a perizia, visto che a queste è legata una delle ipotesi di reato. Ma per gli agenti specializzati ci sono anche altri elementi "gravemente indizianti", tra cui una calamita che sorreggeva la fotografia della minore nuda attaccata allo sportello del frigorifero con la frase: "Ho una mente per gli affari e un corpo per il peccato", che sarebbe identica ad un’altra mandata alla minorenne in uno pacchetto anonimo, oltre ad altri messaggi stampati, sempre rivolti a lei, nei quali il 70enne le avrebbe fatto capire di volerle offrire denaro e vacanze all’isola d’Elba in cambio delle sue attenzioni.

"Il nostro assistito è dispiaciuto e isolato nella sua abitazione, senza altri contatti se non quelli con noi – aggiungono i legali – medici e parenti più stretti".

Antonia Casini