Fossabanda è qualcosa di sinistra

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Paola

Zerboni

Se voleva essere "solo" un voto di protesta, contro "il metodo della giunta del sindaco Conti" e la sua "chiusura totale" verso i "suggerimenti" della minoranza, magari potevano spiegarlo un po’ meglio alla città. Perché senza sottotitoli, suona come un "no a prescindere", un "no" per partito preso, quello con cui il Pd in consiglio ha bocciato la decisione – passata in scioltezza coi voti della maggioranza - del Comune di cedere alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa l’ex convento di Santa Croce in Fossabanda. Per trasformarlo in collegio studentesco, capace di ampliare l’accoglienza di talenti della Scuola, che ha al primo posto tra i suoi obiettivi la promozione del merito e della mobilità sociale (qualcosa di sinistra, insomma) e annovera tra i suoi ex allievi anche il segretario nazionale dem Enrico Letta. Bisognava spiegarsi meglio. Con se stessi, con la città e coi protagonisti coinvolti. Magari si sarebbero evitati ulteriori qui pro quo interni e gli "equivoci" che - con lo scoppio ritardato di un jet lag e a fronte di qualche "disappunto" di troppo – hanno costretto poi il segretario cittadino Andrea Ferrante e il capogruppo Matteo Trapani a diramare un comunicato, per chiarire che "Il Pd non ha nessuna ostilità verso operazioni di valorizzazione del patrimonio comunale che vedano protagonisti soggetti pubblici rilevanti come la Scuola Sant’Anna", Come a dire, niente di personale, non ce l’abbiamo con la rettrice Nuti e con la Scuola di Letta e della Carrozza. Quindi? Santa Croce in Fossabanda ci piace più così com’è? Chiuso e alla mercé di occupazioni abusive? A sinistra del Pd come la pensano si sa. L’ex assessore Dario Danti (Sinistra Italiana) rivendica la trattativa aperta nel 2014 con l’Azienda regionale per il DSU per destinare Fossabanda ad alloggi per i vincitori di borse di studio. Dal 2014 al 2018 però il centrosinistra di Pisa non arrivò a nulla. E in Regione aveva pure un govenatore pisano.