
Il sindaco Matteo Franconi durante l’incontro con l’associazione sindacale dell’Arma "Sempre prioritaria, rimandata per il Covid e l’investimento per la realizzazione del Polo Carlesi".
"Per la caserma auspichiamo anche un interessamento diretto da parte dei Ministeri". Il sindaco di Pontedera, Matteo Franconi, in occasione dell’incontro avuto con l’associazione sindacale dei carabinieri (nella foto), strizza l’occhio al Governo, nella speranza che, anche attraverso il bando pubblico emanato la scorsa primavera dalla Presidenza del Consiglio, possano arrivare dei fondi per veder realizzata davvero in tempi ragionevoli la nuova caserma dei carabinieri vicino alla stazione.
"Si tratta di un’opera che è sempre stata nei programmi dell’amministrazione comunale e che resta prioritaria – così Franconi –. Un obiettivo che gli anni della pandemia e l’investimento per la realizzazione del Polo Carlesi hanno solo rimandato nel tempo. È un’operazione molto importante che cambierà il volto del quartiere stazione e che prevede un investimento di 6,3 milioni di euro". Questa la posizione ribadita nell’incontro avuto a Palazzo Stefanelli con l’assessore Alessandro Puccinelli e i vertici regionali di Unarma, il primo sindacato nato nel 1993 a tutela dei diritti dei carabinieri e tra i più rappresentativi a livello nazionale e regionale.
Un incontro che era stato richiesto dal segretario generale regionale di Unarma Toscana, Costantino Fiori, e dal consigliere Massimo Risitano con finalità istituzionali, nell’ambito delle prerogative sindacali relative alla tutela e al benessere del personale. È stata inoltre un’occasione per fare il punto sulla nuova sede del Comando Compagnia di Pontedera. "In attesa di intercettare i fondi necessari al completamento del progetto – ha ribadito Franconi – per il quale auspichiamo anche un interessamento diretto da parte dei Ministeri, abbiamo chiuso l’iter urbanistico sull’area, acquisendo nei mesi scorsi l’ex scalo merci ferroviario di via Brigate Partigiane, dove sorgerà il nuovo terminal degli autobus, che permetterà di liberare la zona attualmente occupata nella quale è prevista la costruzione della nuova caserma".
Per Fiori e Risitano la richiesta che il progetto sia il più possibile condiviso "nell’ottica di quella sicurezza partecipata che è valore trasversale e che riguarda l’intera collettività". "Come Unarma – sostengono – offriamo la massima collaborazione per veicolare messaggi chiari, rafforzando la fiducia dei cittadini e l’impegno delle istituzioni".