MARIO ALBERTO FERRARI
Cronaca

Fine vita nei pazienti con scompenso cardiaco: il convegno di Monasterio

Promosso da Monasterio, ASL Toscana nord ovest e Scuola Superiore Sant’Anna, il convegno del 7 giugno all’ Hotel Tower Plaza di Pisa vedrà infermieri e medici di Ospedale e Territorio a confronto per parlare del supporto ai pazienti e ai loro familiari nello scompenso cardiaco avanzato

Michele Emdin, direttore del Dipartimento Cardio-toracico di Monasterio

Michele Emdin, direttore del Dipartimento Cardio-toracico di Monasterio

Pisa, 4 giugno 2025 - Un importante convegno promosso da Monasterio, Asl Toscana nord ovest e Scuola Superiore Sant’Anna, il 7 giugno, dalle 8.45, presso la sala convegni dell’Hotel Tower Plaza, in via Caduti del Lavoro 46 a Pisa, per parlare del fine vita nei pazienti con scompenso cardiaco. Interverranno i cardiologi e gli infermieri della Monasterio, i medici di medicina generale e i medici palliativisti della Asl Toscana nord ovest. La finalità di cura nell'accezione più globale e l'impegno dei professionisti sanitari non coprono, infatti, solamente il processo di diagnosi, terapia, riabilitazione del cittadino a rischio di malattia o del paziente con malattia acuta e cronica; la medicina deve, per obbligo etico, ma anche come necessità di processo, affrontare anche la fase in cui una malattia cronica non ha più la possibilità di trovare stabilizzazione o guarigione. In questo stadio - il fine vita - l'approccio cambia radicalmente ed è teso a governare la qualità di vita da una parte e la qualità di morte dall'altra, con un supporto al paziente, ma anche ai suoi familiari e caregivers. Se nell'ambito oncologico la tensione della classe medica è consolidata verso la necessità di diagnosticare il passaggio a questa fase e di fare un programma condiviso col paziente e la famiglia, con il coinvolgimento degli specialisti della malattia e dei palliativisti, non così è per l'ambito delle malattie neurodegenerative e dello scompenso cardiaco terminale. L'impegno dei professionisti di Monasterio, in collaborazione con gli specialisti delle cure palliative della Asl Toscana nord ovest da anni si esplica in una serie di azioni individuali, rivolte verso il singolo paziente, e globali, rivolte al miglioramento del processo e alla diffusione di una cultura sanitaria che migliori l'approccio dei professionisti verso la tematica. In quest'ottica si inserisce il convegno che, nato da un progetto della componente infermieristica e medica di Monasterio, il 7 giugno metterà a confronto gli attori del sistema - ospedale e territorio - nell'ottica di disegnare l'attualità e definire dei percorsi condivisi.

“L’intento - dichiara Sara Guerrieri, infermiera di Monasterio e promotrice del convegno - è capire come sia possibile identificare gli strumenti per affrontare le criticità sia nella gestione ospedaliera, sia in termini di continuità di cura tra ospedale e territorio, al fine di poter accompagnare i malati in questo percorso al proprio domicilio o in strutture adeguate come l’hospice”. “Il medico di medicina generale, da sempre vicino alle necessità del paziente e dei suoi familiari è centrale - afferma Serena Batini, Direttrice della Casa della Salute di Pisa - nella definizione del percorso del paziente con scompenso in questa fase delicata della sua vita”.

“Quando non c’è più niente da fare c’è ancora molto da fare – questa la dichiarazione di Michele Emdin, Direttore del Dipartimento Cardio-toracico di Monasterio e Coordinatore del Centro di Ricerca Interdisciplinare Health Science della Scuola Sant'Anna - Si tratta di aumentare la consapevolezza del problema nella classe medica e tra i professionisti sanitari e di disegnare i percorsi che creino una rete di protezione per il paziente tra l’ambiente ospedaliero e quello domiciliare”. “Il contributo del palliativista – sono le parole di Angela Gioia, Responsabile Cure Palliative Pisa - è fondamentale nella fase di riconoscimento di questo passaggio delicato, di supporto alla decisione medica, di counseling del paziente e dei caregivers, di gestione diretta delle necessità del paziente”. Per iscriversi al convegno: inviare mail a [email protected] oppure per i professionisti interni attraverso il portale WHR