Cascina, 22 luglio 2025 - La Rocca della Verruca, da sempre uno dei simboli più suggestivi del Monte Pisano, non è più accessibile come un tempo. Una notizia che ha sorpreso e deluso escursionisti, famiglie, cittadini appassionati di storia e natura, abituati a vivere questo luogo senza barriere. Da qualche mese, infatti, il nuovo proprietario della porzione situata nel comune di Vicopisano ha deciso di interdire l’accesso al pubblico, rivendicandone con fermezza la natura privata. Pochi sapevano, fino ad oggi, che la Rocca non fosse un bene pubblico. E invece sì: la storica fortificazione, pur appartenendo al patrimonio identitario del territorio, è da sempre divisa tra due proprietà private, una nel comune di Calci e l’altra in quello di Vicopisano. Una condizione giuridica che, tuttavia, non aveva mai impedito la fruizione libera del sito. Al contrario: per generazioni la Verruca è stata vissuta come spazio aperto, accessibile in ogni stagione, amata e rispettata da chi ne percorreva i sentieri. Il cambio di proprietà di una delle due porzioni ha però modificato questa consuetudine. Il nuovo proprietario ha deciso di chiudere l’accesso alla parte vicarese, sostenendo due motivazioni principali: la necessità di garantire la sicurezza dei visitatori – in un luogo impervio e soggetto a degrado – e la volontà di tutelare il valore storico-artistico della Rocca. Preoccupazioni legittime, certo, ma che secondo molte realtà locali non sono in contrasto con la fruizione pubblica. Da qui nasce Vivere la Verruca, un comitato spontaneo formato da cittadini, associazioni e realtà del territorio, con l’obiettivo di riaprire un dialogo costruttivo e trovare una soluzione condivisa. L’idea è semplice: proteggere la Rocca, sì, ma farlo insieme, coinvolgendo chi da anni se ne prende cura e la vive con rispetto. "Crediamo che le ragioni della chiusura possano essere affrontate con buon senso e collaborazione – spiegano i promotori –. Negli ultimi vent’anni la pulizia e la manutenzione della Rocca sono state svolte da associazioni di volontari, in modo responsabile e gratuito. È interesse di tutti che questo luogo venga tutelato, ma anche che resti aperto alla comunità". Il comitato auspica quindi un confronto con le amministrazioni locali e con il proprietario per trovare un punto di equilibrio: un modello di gestione condivisa, in grado di conciliare la salvaguardia del sito con l’accessibilità pubblica. La Rocca della Verruca è molto più di un rudere medievale: è un simbolo, un luogo del cuore, un punto di osservazione privilegiato sulla pianura pisana e sulle colline circostanti. Negarne l’accesso significa privare la collettività di un pezzo della propria identità. Chiunque voglia unirsi all’iniziativa, come cittadino o come associazione, può farlo iscrivendosi alla newsletter o scrivendo a [email protected].
CronacaNasce "Vivere la Verruca", un comitato per difendere la fruizione libera della Rocca