"Farmaci a peso d’oro. Sempre più persone non riescono a pagarli. Le richieste di aiuto"

Il grido d’allarme arriva da Puccini del Tribunale per i diritti del malato "Colliri e integratori alimentari non possono essere scaricati. Sono molto costosi e diventano una spesa troppo elevata".

"Farmaci a peso d’oro. Sempre più persone non riescono a pagarli. Le richieste di aiuto"

"Farmaci a peso d’oro. Sempre più persone non riescono a pagarli. Le richieste di aiuto"

"Non è un problema di troppi ospedali come dice il sindaco Michele Conti, il problema è che vanno riconvertiti come in parte si sta già facendo". Lo dice Daniela Puccini del Tribunale per i diritti del malato e di Cittadinanza attiva. Sull’aumento dell‘Irpef per ripianare in parte l’ammanco di 400 milioni di euro, Puccini commenta: "Ovviamente ci preoccupa. Non ci voleva proprio in un momento di sempre maggiore povertà ma il Payback e cioè i crediti vantati dalla Regione verso le aziende fornitrici del servizio sanitario poteva essere accettato. Mi sembra sia più un atto politico da parte del Governo che un atto contabile-finanziario".

Ciò non toglie che la stessa aggiunga: "Ora più che mai, in un momento in cui la povertà è in aumento, abbiamo il diritto di sapere come ogni singolo euro è stato impegnato; "la cura dimagrante" aggredisca ciò che è superfluo e non i diritti e i servizi". Puccini parla poi di una povertà che non emerge nella sua reale dimensione e cioè la povertà farmacologica.

"Ai nostri sportelli si rivolgono sempre più persone che non ce la fanno a pagare i farmaci. Un banale collirio si paga senza poter scaricare nulla. Per non parlare degli integratori che vengono prescritti sempre più spesso; questi sono molto costosi e non possono essere ammortizzati dai pazienti. Mi domando e domando ai sanitari: questi integratori sono necessari? O no? Se fossero necessari, si dovrebbe dare l’opportunità di acquistarli a prezzi contenuti o si dovrebbe poterli portare in detrazione ed invece i prezzi corrono".

Normativa alla mano, Puccini insiste sull’argomento dichiarando: "La legge n° 87 del 2005, dà alle imprese la possibilità di aumentare, ogni due anni, il costo dei farmaci, quelli inseriti in fascia C - con obbligo di ricetta e farmaci senza obbligo di prescrizione medica, non rimborsati dal Servizio sanitario nazionale. In una fase storica come quella attuale, la nostra Associazione chiede il massimo senso di responsabilità non solo alle case farmaceutiche ma anche ai farmacisti perché minimizzino l’impatto di questi aumenti sulle famiglie attraverso l’utilizzo degli sconti a disposizione".

Infine la chiosa dal Tribunale per i diritti del malato: "La partecipazione dei cittadini, è indispensabile e non una comparsata. Cittadinanza Attiva e il Tribunale per i diritti del malato di Pisa chiedono con forza che le strategie future debbano essere ispirate a quattro principi: investimenti, sicurezza, prossimità e competenze".

Tra tante ombre, una luce però c’è e cioè Pisa abbonda di cardiologi ospedalieri. Nella nostra città infatti, c’è un cardiologo ogni 3100 abitanti mentre la media nazionale è di uno ogni 6700 abitanti, stando al report annuale di Cittadinanza attiva.

Carlo Venturini