Un allarme infondato è stato quello di una associazione di categoria di commercianti sulla chiusura dei locali in alcune zone del centro storico alle 23.30. Chi, come volesse chiuderle e perché rimane avvolto nel mistero.
"Ma la voce non è stata smentita per ben dieci giorni creando tensioni, confusione, disorientamento": dice Andrea Ferrante consigliere del Pd ed aggiunge: "Nessuna misura concreta, solo confusione e falsi annunci".
Durante il consiglio comunale di lunedì il consigliere del PD ha presentato un question time al Sindaco, chiedendo di confermare o smentire gli annunci dati alla stampa a fine febbraio da una delle associazioni del commercio, che davano per certa l’imminente chiusura dalle 23.30 dei locali di Piazza delle Vettovaglie, di Piazza Sant’Omobono e di Borgo Stretto.
"Una misura decisamente drastica, non smentita, che ha suscitato un discreto disorientamento fra gli operatori commerciali" dichiara Ferrante, che aggiunge: "L’amministrazione ha alcuni doveri fondamentali. In primo luogo quello di lavorare a garantire il rispetto delle regole e la convivenza civile fra le attività commerciali e i residenti, soprattutto nelle ore serali e notturne. Su questo, abbiamo capito che, eccetto la diffusione di voci incontrollate e qualche incontro per mostrarsi operosi, non è stato fatto nulla".
Ferrante conclude: "È anche dovuto, soprattutto sulle regole, un atteggiamento corretto e trasparente. Ritengo grave che di fronte a notizie non fondate di così largo impatto, l’amministrazione non abbia diffuso le dovute rettifiche. A chi è giovato mantenere per dieci giorni questo stato di disinformazione? Forse è servito solo a fare un po’ di "ammuina" come dicono si facesse nella marina borbonica...". Fare ammuina vuol dire fare più chiasso possibile.
Carlo Venturini