In occasione dell’anno giubilare, il Comitato provinciale A.N.S.Me.S. di Pisa, in accordo con il cappellano della casa circondariale Don Bosco Padre Oliviero Cattani, ha proposto un incontro per la popolazione detenuta femminile e maschile con Eva Ceccatelli, atleta paralimpica di sitting volley, pluricampionessa a livello nazionale ed internazionale. Al centro la "speranza", che permea tutto l’anno giubilare. Hanno partecipato l’assessora allo Sport del Comune Frida Scarpa, il presidente ANSMeS di Pisa Michele D’Alascio, per il Don Bosco la direttrice Alice Lazzarotto e il Comandante Paolo Iantosca. Particolarmente stimolante l’intervento di Eva Ceccatelli: "Ho giocato a pallavolo fino all’età di 25 anni, poi la sclerodermia, una rara malattia autoimmune, mi ha tenuta lontana dai campi per 17 anni. Con la diagnosi ho capito che non avrei più potuto fare la pallavolista e c’è stato un periodo lungo in cui ho dovuto ricominciare a imparare a fare un sacco di cose. Oggi che ho 50 anni posso dire ai giovani con disabilità di non fare come me: io ho aspettato 17 anni prima di conoscere il mondo paralimpico e prima non c’era ancora il sitting volley".
Al termine, le detenute e i detenuti hanno rivolto alla campionessa domande auspicando, tra l’altro, di poter assistere – seppur in numero assai limitato – ad una partita in occasione della prossima Champions Cup in programma a fine mese proprio a Pisa. Così il presidente D’Alascio. "Il Giubileo 2025 invita tutti a intraprendere un percorso di speranza, rinnovamento e riconciliazione esortando a mettere al centro soprattutto le persone con disabilità, i poveri e, appunto, i detenuti. Questi ‘ultimi’ possono trovare sollievo nella vicinanza di persone che li visitano e nell’affetto che ricevono. Ed anche per questo, come volontari, cerchiamo di offrire loro una speranza. Un sorriso".