REDAZIONE PISA

Edificio pericoloso: "Venticinque persone devono essere trasferite"

Dopo un esposto e il sopralluogo dei vigili del fuoco, la decisione "Problemi strutturali", task force per trovare un’alternativa anche ai 6 minori.

Forze dell’ordine, vigili del fuoco e polizia municipale. In molti passando, hanno notato un gran dispiegamento di forze ieri ne primo pomeriggio. Parte di un edificio sulla strada statale 12 dell’Abetone e del Brennero, infatti, nella frazione di Ripafratta, abitato da 25 persone (tra cui 6 minori), deve essere liberato "per questioni di sicurezza e salvaguardia dell’incolumità", spiegano dal Comune di San Giuliano Terme.

Tutto è partito da un esposto. Dopo un sopralluogo "per controllare se ci fossero i requisiti per la permanenza delle famiglie, sono state riscontrate da parte dei vigili del fuoco di Pisa alcune criticità riguardanti dei problemi strutturali, con la necessità di dover sgomberare una parte del fabbricato e con la conseguente intimazione di messa in sicurezza alla proprietà".

Ieri pomeriggio si è tenuto un vertice anche in prefettura al riguardo, coordinato dal prefetto di Pisa, Maria Luisa d’Alessandro. Il sindaco Matteo Cecchelli, insieme al vicesindaco Francesco Corucci e agli assessori alla protezione civile Marco Balatresi e alle politiche sociali e abitative Candida Pugliese, stanno seguendo la vicenda insieme - come detto - a Prefettura, questura, vigili del fuoco, polizia municipale e protezione civile. "Si tratta di un’operazione avviata a seguito della convocazione da parte della Prefettura del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, composta da carabinieri, polizia di Stato, vigili del fuoco, polizia municipale, guardia di finanza e Ufficio tecnico comunale", affermano gli amministratori.

"L’intervento – proseguono – era finalizzato alla verifica delle condizioni di sicurezza per la tutela degli abitanti. Purtroppo è emerso che le condizioni dell’immobile non permettono alle persone di rimanere lì e stiamo lavorando costantemente per una rapida risoluzione della situazione, insieme agli organismi competenti, tra cui Prefettura e Questura, al fine di collocare gli abitanti dell’immobile inagibile in strutture adeguate. Nell’attesa, i cittadini interessati dallo sgombero, tra cui alcuni minori, hanno fruito di un pasto caldo e stanno ricevendo l’ausilio degli assistenti sociali per i primi sostegni".