MARIO ALBERTO FERRARI
Cronaca

Eccidio di Pettori, Cascina ricorda la strage con canti antifascisti in piazza

Il 19 agosto in piazza Delfo Galletti si terrà una messa, la deposizione di una corona e i canti della Resistenza in onore alle 6 vittime della strage nazista a Cascina.

Alcuni cascinesi nel luogo dell'Eccidio

Alcuni cascinesi nel luogo dell'Eccidio

Cascina, 12 agosto 2024 - Nell'occasione degli 80 anni dell'eccidio di Pettori, l'amministrazione comunale invita la cittadinanza a partecipare alle celebrazioni che si terranno lunedì 19 agosto in Piazza Delfo Galletti. Alle 17.30, nella chiesa di Pettori, ci sarà la santa messa in suffragio delle vittime dell'Ansa dell'Arno, mentre alle 18.30 seguirà la deposizione di una corona all'obelisco di Pettori con i saluti istituzionali. A chiudere le celebrazioni, alle 19.30, i canti della Resistenza in piazza Galletti dal titolo "MA NON L’IDEA. Da Matteotti al 25 aprile: vent’anni e più di resistenza" di Alessio Lega. Giacomo Matteotti, il coraggioso deputato socialista che aveva denunciato brogli e intimidazioni elettorali dei fascisti, veniva rapito e trucidato nel giugno del 1924. Non era il primo oppositore ucciso, ma l’eco del delitto fece per un attimo tremare Mussolini, poi sancì un lungo inverno che sarebbe durato vent’anni. Buio per i diritti, la dignità, la libertà, ma la voce di tante canzoni popolari - ora sommesse, ora gridate - serbò la memoria e la rilanciò nelle battaglie e nella gioventù partigiana. Fu allora che la figura di Matteotti risorse idealmente in quella nuova generazione, e che le sue parole di dignità riscattarono la primavera. Alessio Lega ha dedicato ai canti dell’antifascismo e partigiani spettacoli, studi ed un libro “La resistenza in 100 canti” (Ed. Mimesis 2022). Per il centenario del delitto Matteotti ha studiato un percorso specifico che, attraverso canzoni popolari, citazioni dai discorsi parlamentari e musiche originali, restituisce come un film sonoro il coraggio dell’uomo, l’orgoglio delle idee, la promessa della liberazione. Canta di Matteotti, Corso Regina Coeli, Sulla sponda argentina, Fischia il vento, la GAP, Bella ciao: una storia cantata. L'eccidio di Pettori avvenne nell'agosto 1944, quando il comando germanico di presidio al nostro territorio emise un bando in cui si poteva leggere: "nei monti pisani vi sono alcuni gruppi di partigiani colpevoli di aver ucciso o ferito dei soldati tedeschi nonché di aver tagliato linee telefoniche delle forze armate tedesche. Perciò viene emanato il seguente ordine: tutti gli uomini all'età di 16-50 anni devono lasciare i monti. Tutti quelli che si incontrano ancora nei monti e nei paesi per i quali è stato ordinato lo sfollamento verranno sospettati di essere partigiani". Alcuni uomini che rientravano nel bando si consegnarono ai tedeschi, altri tentarono di nascondersi in casa o nelle campagne. I rastrellamenti che ne seguirono portarono all'esecuzione sommaria di vari cascinesi. Soltanto a Pettori, il 9 agosto, si contarono 6 vittime, cinque fucilate lungo un muro in Via di Pettori ed una nella propria abitazione: Avaro Calderini, Francesco Bizzarri, Misach Manetti, Remo Giacomelli, Terzilio Giacomelli e Vincenzo Manetti.