
Ritorna dopo tre anni di stop dovuti dalla pandemia, la Festa della Sardegna organizzata dall’Associazione Grazia Deledda e arrivata alla sua ventiduesima edizione. L’evento, ormai un appuntamento storico per la città di Pisa, sarà in versione ridotta a tre giorni (14-15-16 luglio), il tutto a partire dalle 20 presso il circolo Arci di Putignano. Un ritorno in città, prima di tutto, dopo le ultime edizioni a Uliveto, con tante altre novità.
"Abbiamo previsto una formula semplificata con menu fisso e prodotti tipici sardi – spiega la presidente dell’associazione Sandra CapuzzI -. La nostra è una festa gestita tutta in modo volontario". Sabato 15 luglio ci sarà la partecipazione di Claudia Aru, cantautrice sarda di Villacidro, opinionista, performer e attrice che canta in lingua sarda e che sarà accompagnata dall’organetto. Non mancheranno le tradizionali canzoni folcloristiche della Sardegna e soprattutto sarà possibile ballare il "Ballo sardo tradizionale". È importante la prenotazione perché i posti per la cena sono pochi, per non farsi sfuggire una posta a tavolo ci si può iscrivere alla e-mail: [email protected]. "Quest’anno l’associazione compie 25 anni per questo era importante ritornare con una festa – continua Capuzzi. A metà ottobre porteremo in città i Mamuthones di Samugheo e vari gruppi folk per festeggiare insieme un compleanno a cui teniamo molto, un regalo che faremo alla città".
L’associazione conta ad oggi "oltre trecento soci", ma la presenza dei sardi in città è molto più numerosa e radicata. "Pisa e la Sardegna hanno legami storici di affetto e amicizia – spiega la presidente dell’associazione culturale sarda -, non possiamo non ricordare il gemellaggio con la città di Iglesias e gli studi di Marco Tangheroni, le origini del quartiere di Barbaricina o il culto di San Rossore (Santu Lussurgiu per i sardi) o di San Ranieri, ma anche i legami con la Chiesa di Santa Caterina fondata proprio da frati domenicani provenienti dalla Sardegna".
Un legame secolare, dunque, che l’associazione promuove sul territorio da 25 anni. "Si possono iscrivere all’associazione non solo i sardi e i toscani di origine sarda ma tutti coloro che hanno un rapporto di affetto e stima verso la Sardegna - ci tiene a ribadire Capuzzi -. Infatti, la pandemia ha sfilacciato i rapporti. L’occasione che abbiamo di tornare in città è per dare un segnale che noi ci siamo".
Enrico Mattia Del Punta