"Dormo in camper: sono libero e pago meno"

La scelta dell’informatico Fabio Antichi che lavora per Dibix. E l’azienda apre una nuova sede a Cascina, Betti: "La nostra città si evolve"

Migration

Storia del territorio e prospettiva al futuro: sono la sinergia vincente della Dibix, la web agency che ha inaugurato ieri i nuovi locali nel centro di Cascina. Quindici dipendenti, un fatturato di oltre un milione di euro, il conseguimento della prestigiosa certificazione "Google Premier Partner", un parco clienti che annovera brand prestigiosi tra i quali Treccani, Viaggi Avventure nel Mondo, Tipiliano, Olico, Charlene, Lettera senza Busta, Kratos, Freedome, CaravanBacci. Il titolare Franco Biasci mostra orgoglioso il risultato di vent’anni di lavoro, nella nuova sede che è stata curata in ogni minimo dettaglio, un ambiente accogliente, che coniuga tradizione e innovazione.

Biasci fondò la Dibix nel 2000 insieme a 4 amici, puntando su un settore allora agli albori, quando ancora non esistevano i social: "la svolta ci fu nel 2015 – ha spiegato – in quel periodo le dimensioni, l’approccio al mercato, i metodi lavorativi dell’agenzia richiedevano una trasformazione che fosse anche una risposta in tempo reale al mutamento delle dinamiche del business digitale. Non era il caso di temporeggiare oltre. Decisi di rilevare le quote degli altri soci e di prendere in mano l’azienda: quella profonda ristrutturazione si è rivelata la scelta giusta". All’inaugurazione dei nuovi uffici della Dibix, oltre al sindaco Michelangelo Betti e al vicesindaco Cristiano Masi, sono intervenuti tutti i dipendenti al completo. "In questi spazi c’era un importante studio di design del legno, ora invece c’è un’azienda tecnologica – sottolinea il sindaco Michelangelo Betti –. Questo è il segno della trasformazione di Cascina, che da città del mobile è passata ad avere una vocazione tecnologica. Oltretutto la sede resta in pieno centro cittadino: la presenza di tante attività e aziende impediscono la desertificazione favorendo la vitalità del territorio".

L’arredo della nuova sede racchiude in sé anche una storia familiare e di appartenenza alla zona cascinese, e ce l’ha raccontata Grazia Nannipieri, moglie di Biasci: "dagli anni 60 fino al 2009 in queste stanze lavorava mio padre (il prof. Renzo Nannipieri), progettista noto e attivo nel settore dell’Industrial Design italiano". "Avere consapevolezza di chi e cosa ci ha preceduto ci fa sentire parte di una storia più ampia ed è uno sprone a lavorare al meglio delle nostre capacità – sottolinea il titolare Biasci – Tra l’altro, la scelta e le cure dedicate alla riqualificazione di questo storico studio di design cascinese hanno per me una connotazione affettiva particolare, trattandosi dello studio creato a suo tempo da mio suocero Renzo".

Alessandra Alderigi