
Claudia Marrone, redattore di "Tuttomercatoweb"
Pisa, 30 novembre 2021 - «Per favore smettiamola con le crociate contro il calcio: lo sport non ha nessuna responsabilità in questa vicenda. Non nascondiamoci dietro a luogo fisico: siamo di fronte ad un problema culturale che trascende i tifosi e lo stadio". Claudia Marrone, giornalista pisana e redattrice di ‘Tuttomercatoweb’ (uno dei siti più importanti a livello nazionale), non ha dubbi: ciò che è capitato alla collega Greta Beccaglia di Toscana Tv – palpeggiata e offesa in diretta fuori dallo stadio di Empoli – "poteva accadere ovunque. In un locale, piuttosto che su una spiaggia".
Marrone lei frequenta gli stadi di tutta Italia: è mai stata vittima di molestie sul luogo di lavoro? "No, fortunatamente mai. Ma non è questo il punto: la questione è che, ancora oggi, troppe persone giustificano offese e aggressioni riconducendole ad atti di divertente goliardia. Finché sentiremo dire: ‘Ma che cosa vuoi che sia? Era solo uno scherzo’, sarà impossibile uscirne".
Quindi? "Non invoco leggi più severe, non credo che la questione possa risolversi inasprendo le condanne. Auspico, piuttosto, un radicale cambio culturale. Il problema sta tutto nella testa. Mi sembra incredibile che, ancora oggi, sia necessario ribadire diritti fondamentali. Mi pare altresì, assurdo che nel 2021 mi trovi a dover ancora dire che ho tutto il diritto di vestirmi con una minigonna senza per questo dovermi giustificare o ‘rischiare’ qualcosa".
Lei si occupa del calcio, un ambiente da sempre a prevalenza maschile: qual è la sua esperienza in questo mondo? "Ho lavorato per Tuttopisa, quindi adesso sono redattrice di Tuttomercatoweb e ho sempre incontrato la stima e il rispetto dei miei colleghi che ringrazio pubblicamente. Le discriminazioni, piuttosto, sono giunte da qualcuno da ‘fuori’. E’ capitato che, qualche maligno, mi abbia detto: ‘Giri intorno ai calciatori per cercarti un marito?’. Il retaggio culturale donna-velina-calciatore, è duro a morire. Frasi del genere, davvero stupide, ritengo siano dettate più dall’invidia che da una reale discriminazione. Lo sa che cosa mi ha sorpreso?".
Che cosa? "Che simili frasi arrivano da persone non giovani".
E magari, talvolta, sono proprio le donne a puntarle il dito contro... "Difficilmente siamo solidali fra noi. Anzi, è più facile che sia proprio una donna a giudicare il tuo abbigliamento: ‘E’ sempre successo’, dicono. E così se la pensiamo così, la società intera ne uscirà sconfitta in partenza".