Dolfo, l’archivio d’artista

Inaugurata al centro Sms Biblio la mostra dedicata al celebre pisano che rimarrà aperta fino al 15 gennaio

Valorizzare la collezione di opere di un artista legato al nostro territorio, rendendo fruibile un patrimonio che potrebbe andare disperso. Sono gli obiettivi del progetto "Archivio d’artista Dolfo", illustrato ieri mattina durante la conferenza stampa di presentazione dell’evento presso la biblioteca Sms, uno dei luoghi dove saranno esposte le opere di Adolfo Scarselli, in arte Dolfo, artista scultore pisano, dall’estro originale e innovativo. La mostra delle 16 opere, 11 delle quali sculture, è stata inaugurata alla presenza di Piepaolo Magnani, assessore alla cultura del Comune di Pisa, Claudia Borgia, della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Toscana, Ilario Luperini, storico dell’arte, Anna Maria Pisano, segretario del comitato Dolfo, Stenia Scarselli, figlia dell’artista e presidente del Comitato Dolfo, e Sergio Cortesini, professore di Storia dell’arte contemporanea all’Università di Pisa, intervenuto da remoto.

"Si tratta di una mostra che ha una doppia valenza - ha sottolineato Magnani- da un lato si pone in continuità con la volontà dell’Amministrazione comunale di creare delle mostre all’interno della Biblioteca Sms, rendendola sempre più un luogo non solo di studio ma di diffusione della cultura. Dall’altro è frutto di una collaborazione che il Comune ha instaurato con gli eredi dell’artista Dolfo".

Magnani ha sottolineato anche che l’altro luogo scelto per l’esposizione delle opere, il cortile del centro espositivo Sms, sta mutando la propria dimensione: "sarà sempre di più luogo di scambio e sinergia tra le associazioni del territorio, che potranno così comunicare per rendere ancora più produttivo il proprio lavoro. C’è bisogno di un luogo dove ogni realtà artistica abbia un proprio spazio e collabori con le altre" ha concluso l’assessore.

Nel gennaio 2022 è stato costituito a Pisa il Comitato per l’Archivio di Artista di Adolfo Scarselli, che intende porre le basi per rielaborare in termini innovativi le dimensioni di Dolfo in dialogo con elementi di cultura contemporanea locali e non, attraverso lo sviluppo di affinità con i temi a lui cari e caratterizzanti il suo lavoro. Il risultato saranno momenti, situazioni culturali e ricreative in cui, attraverso lo spirito di Dolfo, Pisa si apre a mondi culturali variegati ed eterogenei a lui affini. Fin dalla prima fase il progetto ha previsto la collaborazione del Comitato con le istituzioni legate al territorio tra cui la Soprintendenza Archivistica per la Toscana, l’ Università di Pisa e l’amministrazione comunale.

Alessandra Alderigi