Pisa, 15 gennaio 2023 - Era con la mamma, il fratello e la nonna fuori dalla Mc Donald’s di Navacchio (ma sarebbe potuto accadere ovunque). "Vedi, ha la testa grossa e il corpo storto", hanno commentato due bambine. Ma non sono state queste le parole che hanno ferito Ginevra, una studentessa del liceo classico di Pisa. E’ stato l’atteggiamento dell’adulta. Ginevra "è una ragazza intelligente e fondamentalmente sana. È affetta da artrogriposi multipla", è scritto sul suo blog. Perché questa esperienza vissuta qualche giorno fa dalla ragazza, come accaduto per altre, è stata raccontata sulla sua pagina Facebook. Risultato, 600 mi piace circa, quasi 250 commenti. Il post è stato condiviso anche fuori città.
"Le bimbe - una 4-5 anni e l’altra già alle elementari - mi guardavano: lì per lì non ci ho fatto caso – racconta – sono abituata ai piccoli che, quando vedono qualcosa di inusuale come i capelli colorati o altro, la osservano".

Che altro è accaduto?
"Si sono avvicinate, parlicchiavano tra loro. La più piccola ha fatto osservazioni sul mio corpo, ridevano. Anche la madre si è messa a ridere. Vedendo che io la stavo guardando, ha dato un giochino alle figlie e se n’è andata al parcheggio".
E poi?
"Non le ho più viste. I bambini non possono capire da soli. Mi ha dato fastidio la reazione della madre. Penso che avrebbe dovuto fermarle e utilizzare parole semplici, la prossima volta almeno avrebbero guardato ma non con tanta curiosità".
Forse raccontare davanti alla persona non è semplice.
"Non è il massimo ma allora avrebbe comunque potuto bloccarle, non ridere e parlare con loro in un secondo momento".
Ridere con e non di, si dice di solito.
"Sì, ma bisognerebbe cominciare da subito a sensibilizzare le persone, sin dalle scuole elementari e anche prima. Poi, però, anche le famiglie devono insegnare gli stessi principi e far passare lo stesso messaggio, altrimenti è tutto inutile".
Ne hai parlato con la famiglia?
"Non l’ho detto subito a mia mamma perché volevo passare un pomeriggio sereno con lei e la nonna, poi ci ho ripensato. E tutti d’accordo abbiamo pubblicato la storia sui social. L’obiettivo non è denunciare ma far capire. Vorrei poter parlare con queste persone".
E’ la prima volta che le succede?
"Con un adulto sì. Se a volte mi sono permessa di “giudicare”, i miei genitori mi hanno insegnato a non farlo. Questa mamma evidentemente non ha ricevuto un insegnamento del genere".