
Alcuni studenti del liceo «Dini» con il preside Simonetti
Pisa, 6 dicembre 2015 - Nessun diplomificio, ma una scuola «che trasforma conoscenze in competenze». E’ il liceo scientifico «Dini» di via Croce che per il secondo anno si è aggiudicato il titolo di miglior scuola in Toscana (trezo posto in Italia), nel suo settore, secondo il sito specializzato Eduscopio che fa capo alla Fondazione Giovanni Agnelli e che mette a confronto 4420 istituti a partire dai risultati universitari di oltre 700mila diplomati. Una classifica che rende orgoglioso, non poco, il preside Andrea Simonetti.
Professore, quali sono i criteri di valutazione?
«Classifiche e statistiche vanno prese con le molle, ma senz’altro indicano un trend. Si verifica l’andamento del primo anno di università: i nostri studenti hanno una media del 29.31 e ottengono 95.56 crediti».
Qual è il vostro punto di forza?
«I ragazzi, 1.152 alunni, di cui 260 nuovi iscritti, suddivisi in dieci classi: non sono superficiali e vogliono arrivare. Molti, poi, vanno a studiare all’estero».
Cervelloni...
«Più che altro persone che riescono ad affrontare ogni disciplina. Il voto medio alla maturità è di 79.9, secondo il sito, eppure hanno le basi sia per facoltà scientifiche, sia per quelle mediche. Alcuni scelgono anche quelle umanistiche».
Eh già perché comunque si continua a insegnare il latino.
«Certo, in tutte le classi».
E come reagiscono gli studenti?
«Pensano che sia un’opportunità: così imparano soprattutto un metodo di ragionamento per cavarsela in ogni situazione. Più di una testa infarcita - diciamo noi - ne serve una ben fatta».
Attraverso gli insegnanti...
«Che sono l’altra componente fondamentale del «Dini». Sono 90 e propongono una programmazione personalizzata».
Ci sono corsi particolari?
«Quelli di lingua: inglese, tedesco, francese (con il doppio diploma) e cinese grazie a un accordo con l’sitituto Confucio. Abbiamo inoltre intrapreso con la Sant’Anna il percorso scuola-lavoro sulla Robotica e sui droni».