Vive al momento su una barca a vela (perché non può avvicinarsi alle persone che avrebbe maltrattato) e quindi, sempre a bordo, sta anche scontando la misura cautelare impostagli dal giudice: era stato accusato di maltrattamenti (pubblico ministero Aldo Mantovani). Ma - secondo quanto sostenuto da lui e dalla sua difesa - un giorno, proprio mentre stava sistemando la vela, il braccialetto elettronico si è staccato durante una manovra mentre si trovava ormeggiato. I carabinieri gli hanno contestato l’evasione. Ma il giudice Donato D’Auria gli ha ripristinato la misura cautelare. L’uomo, difeso dall’avvocato Arianna Tabarracci del foro di Pisa, resta dunque ai domiciliari a bordo.
CronacaDetenuto in barca Il bracciale si rompe: assolto