
Un fermo immagine tratto dal video
Il video del 1° maggio (accanto un fermo immagine) era rimbalzato sui social: un uomo che prende a calci la saracinesca del negozio sul viale Bonaini e il motorino delle consegne parcheggiato davanti. Era stato postato anche dall’europarlamentare Susanna Ceccardi. A distanza di poco più di un mese, la polizia di Stato ha denunciato un uomo straniero di 21 anni per lesioni personali, minacce aggravate e danneggiamento.
Il giovane è accusato di "condotte violente e spropositate" dopo una lite avuta con il proprietario di un kebab sul Viale Bonaini di Pisa. Le indagini sono partite dopo la querela della vittima, il proprietario del locale, che aveva chiamato due volte il 112 nelle prime ore della giornata in cui si festaggiano i lavoratori. L’uomo - la ricostruzione fatta dalla squadra mobile che ha seguito le indagini coordinate dalla Procura – ha ricevuto più colpi al volto dal 21enne, dopo un litigio sul pagamento del cibo consumato. Il negoziante è finito al pronto soccorso con una prognosi di 5 giorni. A quel punto - sempre quanto è stato appurato fino a ora - il giovane denunciato ha cominciato a prendere a calci il motorino utilizzato dal proprietario per le consegne a domicilio, posteggiato vicino al locale.
Le donne e gli uomini della squadra mobile hanno visionato le telecamere di sorveglianza e ascoltato il racconto del commerciante e hanno così individuato e identificato quello che è ritenuto l’autore: un 21enne di origini straniere e già conosciuto alle forze dell’ordine e denunciato per lesioni personali, minacce aggravate e danneggiamento.
Il video era stato diffuso sulla pagina Instagram "Welcome to favelas" e poi ripreso da Ceccardi che commenta: "Grazie alle forze dell’ordine che anche stavolta sono intervenute con grande professionalità, riuscendo a identificare e denunciare il responsabile delle violenze. Sono loro il vero baluardo di sicurezza. Questa deriva di degrado e criminalità è il risultato diretto delle politiche immigrazioniste della sinistra, che ha trasformato interi quartieri delle nostre città in zone franche dove la legalità non esiste più. Una situazione alla quale il governo si sta impegnando a rimediare con atti concreti, come l’ultimo decreto sicurezza. Tra l’altro, come se non bastasse, questa stessa sinistra che non vuole il Cpr in Toscana, vorrebbe pure regalare la cittadinanza italiana a questi soggetti, ignorando aggressioni, violenze e spaccio. Per fortuna, i cittadini hanno risposto con chiarezza al loro referendum ideologico: un fallimento clamoroso".