Corteo regionale contro il green pass, Pisa blindata

Attesi manifestanti da tutta la Toscana, il raduno alle 15 in Piazza Vittorio Emanuele: massima allerta per il rischio infiltrazione di violenti

Un corteo contro il green pass

Un corteo contro il green pass

Pisa, 29 ottobre 2021 - Sarà una manifestazione blindata quella di sabato pomeriggio contro il Green Pass. Un corteo regionale che partirà alle 15 da piazza Vittorio Emanuele per attraversare le principali vie del centro e che sarà vigilato da decine di poliziotti e carabinieri per scongiurare il rischi di infiltrazioni da parte di frange violente. In piazza sono attese un migliaio di persone, anche se l’eterogeneità del fronte anti Green pass rende difficile fare stime più precise. Tra i promotori del corteo compaiono almeno 5 sigle diverse: Libertà Livorno, Rivai Massa Carrara, Libero Fuoco Firenze, No Green Pass Pistoia e comitato No Green Pass Pisa. Ma sono attesi manifestanti anche da Lucca e altre province toscane.

In questura si stanno ancora predisponendo gli ultimi dettagli del servizio d’ordine, molti dei quali resteranno top secret proprio per non dare vantaggi a chi avesse eventualmente intenzione di approfittare di una manifestazione molto partecipata per creare situazioni di tensione. I manifestanti partiranno da piazza Vittorio Emanuele e vi faranno ritorno dopo avere sfilato in corteo nelle principali strade del centro (Lungarni compresi) di Mezzogiorno e Tramontana. L’obiettivo delle forze dell’ordine è quello di tentare di preservare l’asse pedonale e dello shopping. Ma sarà comunque un pomeriggio teso.

"L’opposizione che si va sviluppando nel nostro Paese, la cui miccia è stata l’introduzione dell’obbligatorietà estesa del Green Pass e delle conseguenti discriminazioni - affermano i promotori del corteo - è più ampia di quello che sembra. Chi ci governa vuole occultare il conflitto sociale determinato dai licenziamenti collettivi, dalle aggressioni ai danni dei lavoratori in sciopero, dal ritorno forzato di migliaia di lavoratori e lavoratrici in presenza ponendo fine allo smart working nonostante lo stato di emergenza sia ancora vigente. Nei prossimi anni si prevedono ulteriori tagli alla sanità, all’istruzione e ai fondi destinati al sostegno delle famiglie in povertà: il Green pass rappresenta in questo contesto un dispositivo repressivo, dato che senza esso non si accede ai posti di lavoro e si resta senza stipendio, in un paese nel quale l’80% della popolazione risulta ormai vaccinata". Infine secondo il variegato popolo contro la Carta verde, "i politici appaiono sempre più tentati dall’utilizzo del Green Pass come volano per l’introduzione di un sistema di credito sociale".

Gab. Mas.