Corridoi umanitari. L’Ateneo pisano accoglie il primo studente rifugiato

Si tratta di un giovane universitario del Sud Sudan vincitore della borsa di studioio offerta grazie al progetto Unicore (University Corridors for Refugee).

Corridoi umanitari. L’Ateneo pisano accoglie il primo studente rifugiato

Il programma University Corridors for Refugees è coordinato da Unhcr, agenzia Onu per i Rifugiati, e coinvolge oltre 40 atenei italiani che negli ultimi sei anni hanno offerto più di 250 borse di studio a studenti rifugiati

L’Università di Pisa accoglie un cittadino del Sud Sudan, rifugiato in Uganda, vincitore della borsa di studio offerta grazie al progetto Unicore (University Corridors for Refugees). Le borse di studio sono state assegnate a rifugiati residenti in Kenya, Sudafrica, Tanzania, Uganda, Zambia e Zimbabwe attraverso un processo di selezione gestito dagli atenei stessi di tutta Italia, basato sul merito accademico e sulla motivazione.

Il programma University Corridors for Refugees è coordinato da Unhcr, agenzia Onu per i Rifugiati, e coinvolge oltre 40 atenei italiani, che negli ultimi sei anni hanno offerto più di 250 borse di studio a studenti rifugiati. Attraverso il progetto, gli studenti hanno l’opportunità di arrivare in Italia in modo regolare e sicuro per proseguire i loro studi, evitando di intraprendere pericolosi viaggi nelle mani dei trafficanti. Lo studente selezionato arriverà a Pisa per seguire il corso di laurea magistrale in Cybersecurity.

"L’Università – commenta Giovanni Federico Gronchi, prorettore per la cooperazione e le relazioni internazionali – si è impegnata a diventare un motore di sviluppo culturale, sociale ed economico, sia per il proprio territorio, sia attraverso le collaborazioni internazionali". Nell’ambito del progetto Unicore 6.0, l’Università di Pisa ha ricevuto 71 domande da studentesse e studenti rifugiati interessati a seguire otto corsi di laurea magistrale in inglese.

"Siamo – aggiunge Simone Marinai, responsabile scientifico del progetto Unicore per l’Ateneo – molto lieti di accogliere il vincitore di quest’anno, un cittadino del Sud Sudan rifugiato in Uganda, che arriverà a Pisa in questi giorni. Il progetto ora entra nella fase dedicata all’accoglienza dello studente".

Dal 2020, l’Università di Pisa ha accolto due studenti rifugiati provenienti dall’Etiopia. "La laurea magistrale in Cybersecurity – sottolinea Stefano Chessa, presidente del corso di laurea – accoglie annualmente studenti extraeuropei tramite bandi specifici e altamente competitivi. Gli studenti ammessi provengono da diversi Paesi, principalmente africani e asiatici, e rappresentano una quota che oscilla tra il 15% e il 19% degli iscritti". Secondo Unicore, oltre il 76% dei rifugiati vive in paesi in via di sviluppo. Di cui solo il 7% ha accesso all’istruzione terziaria contro il 42% della popolazione non rifugiata.

Enrico Mattia Del Punta