REDAZIONE PISA

Controversia sulla base Cisam: il Psi critica il progetto per l'impatto ambientale nel Parco

Il Psi si oppone alla base Cisam nel Parco, criticando l'impatto ambientale e chiedendo dati sui carichi insediativi.

Siamo favorevoli alla razionalizzazione delle sedi militari nell’area pisana, e in particolare di quelle dell’Arma dei Carabinieri, per la strategica politica della sicurezza nazionale e locale e per il beneficio economico nel Pil di Pisa e provincia ma riteniamo un intervento di dimensioni inusitate nella base Cisam, in area Parco, sia un errore da parte del ministero della Difesa, perché contrasta con l’istituzione Parco e con il suo delicato equilibrio ambientale.

Parola di Carlo Sorrente, segretario provinciale del Psi, che attacca anche l’assessora regionale Alessandra Nardini "a parole contraria alla base al Cisam, che però in giunta approva in pompa magna il piano integrato del parco che ne prevede invece la realizzazione".

La scelta di realizzare la base al Cisam, motivandola principalmente con la demanialità delle aree, indebolirebbe - secondo i socialisti – la credibilità del Parco, di cui al contrario andrebbero sviluppate le potenzialità ambientali ed economiche.

"Quella di San Piero - insiste Sorrente – è un’area prevalentemente boscata, ove sono presenti sporadiche strutture come il vecchio reattore nucleare, da tempo spento ma non smantellato e la zona individuata dal Governo al limite orientale dell’area Cisam, interessa in massima parte aree attualmente boscate e poco edificate. Gran parte degli interventi richiesti saranno di nuova edificazione, sommandosi a buona parte dell’edificato preesistente di cui non si prevede la demolizione".

Per questo il Psi è contrario "a questo strampalato progetto, poiché privo delle necessarie garanzie di sostenibilità richieste dalla localizzazione nell’area più pregiata del Parco", chiede "che siano forniti in tempi rapidi i dati relativi ai carichi insediativi e alle modalità di intervento previste" e auspica "come misura compensativa dell’intervento, un’area da rendere pubblica e fruibile, come elemento di promozione del Parco, nel territorio a sud dell’Arno, di superficie tale da poter costituire un’offerta di turismo naturalistico integrativa di quello balneare oggi".