
Colazione al "Caffè dell’Ussero". Qui si fa la storia in una tazzina
di Enrico Mattia Del Punta
PISA
Ritorno alle origini e al passato per una delle realtà più prestigiose e ricche di storia nel centro storico di Pisa. Il Caffè dell’Ussero ha riaperto la scorsa settimana, un anno dopo la sua chiusura. Noi, de La Nazione, siamo andati a prendere un caffè proprio in quel luogo fondato nel lontano 1775, frequentato in passato da figure risorgimentali. In questo luogo, tra il tintinnio delle tazzine e il vociare della folla, si riunivano i "bonapartisti di alta condizione" del Circolo Pisano, i cui membri utilizzavano "nick name" anglosassoni per sfuggire agli "origliatori" del Bargello. Il Caffè dell’Ussero è il terzo caffè più antico d’Italia, dopo il Florian di Venezia del 1720 e il Caffè Greco di Roma del 1760. Il locale, proprietà della famiglia Agostini da sempre, riparte ora con la nuova gestione dell’imprenditore Emiliano Ipsaro Passione. Insieme ai proprietari della struttura, Rosa Anna Genovese e il conte Agostino Agostini Venerosi della Seta, Ipsaro ha inaugurato il nuovo corso venerdì, alla presenza del direttore di Confcommercio Pisa Federico Pieragnoli e del sindaco di Pisa Michele Conti. Emiliano Ipsaro ci ha accolto con un caffè della torrefazione Bontadi, attiva dal 1790 e "la più antica d’Italia", come ci ha spiegato. La sua strategia per il rilancio del Caffè si basa sulla riscoperta del gusto amaro dei chicchi di caffè. "Abbiamo provato molte miscelazioni - spiega -, ma la scelta finale è ricaduta sulla miscela ‘storica’, quella che a nostro avviso poteva sposarsi al meglio con il gusto del pubblico pisano". Già dalle pareti colme di storia, con ritagli di giornale e foto storiche di un luogo cuore e simbolo dei patrioti, è partito il Battaglione Universitario pisano che ha preso parte alla battaglia di Curtatone e Montanara. "Vorremmo - spiega la proprietaria Rosa Anna Genovese -, che il locale tornasse ad essere un punto di riferimento per i giovani e gli studenti, rappresentanti del nostro futuro. Proprio agli universitari sarà dedicata la nuova iniziativa del ‘caffè sospeso’, che sarà riattivata all’Ussero seguendo una tradizione consolidata".
Un cliente storico, dietro alla tazzina di caffè brandizzata "All’Ussero", esclama: "meno male che avete riaperto". "Me lo dicono tutti," risponde Ipsaro. C’è anche chi sottolinea come per un vero e proprio ritorno alle origini dovrebbe essere ricostruita la terrazza storica del caffè che si affacciava sull’Arno, struttura non più autorizzata dopo l’alluvione del 1966. "Non si sa mai – dice sempre Ipsaro -, se ci fosse la possibilità, la rimetterei subito".