
Le locandine degli eventi in programma
Nei prossimi giorni, alcune associazioni della città di Pisa si mobiliteranno per il referendum dell’8 e 9 giugno. Una serie di iniziative, tra poesie, cineforum e discussioni per discutere del quesito referendario relativo alla diminuzione degli anni necessari per richiedere la cittadinanza italiana. Gli eventi si svilupperanno, in particolar modo, a cavallo tra martedì e mercoledì della prossima settimana.
Il primo appuntamento prenderà il via martedì 3 giugno alle 18.00, e si terrà nei locali della Libreria Erasmus, con un reading di poesie della scrittrice e insegnante italo-somala Rahma Nur. Durante l’evento verrà trattata la sua raccolta “I, too, sing Italia”, una poesia-manifesto che dialoga con la tradizione poetica della resistenza nera. Tra tematiche quali esperienza diasporica, impegno civile e appartenenza culturale, la lettura bilingue è destinata a far riflettere sul significato più profondo del quesito, nel tentativo di favorire il confronto tra culture.
Gli eventi proseguiranno, poi, il giorno successivo, con un doppio appuntamento promosso da Cinema Arsenale e Numeroundici. A partire dalle 18.00 di mercoledì 4 giugno, le sale del Cinema Arsenale in Spazio Sammartino ospiteranno la proiezione di approfondimenti sul referendum, in un evento dal titolo: “Cittadinanza e diritti, un racconto per immagini”. Successivamente, a partire dalle ore 19.00 in Via San Martino 47, da Numeroundici, sarà possibile partecipare ad un “Aperitivo di cittadinanza”. Il costo è di 8€, e non è richiesta prenotazione.
Il quesito referendario
Gli eventi proposti si inseriscono in una serie di iniziative a favore del quesito referendario relativo alla cittadinanza italiana. Durante la tornata abrogativa, i cittadini e le cittadine saranno chiamati a votare sulla possibilità di abrogare la normativa che, con la legge n. 91/1992, ha innalzato da 5 a 10 gli anni di residenza legale necessari per poter avanzare la domanda di cittadinanza che, una volta ottenuta, consentirebbe anche a figli e figlie minorenni di ottenerla. Secondo il comitato promotore, il quesito riguarderebbe oltre due milioni e mezzo di persone attualmente residenti in Italia.
Rimarrebbe inalterata, in caso di vittoria del “sì”, la procedura di richiesta e ottenimento della cittadinanza stessa. Un processo che, ad oggi, dura oltre 36 mesi, innalzando a 13 anni effettivi il computo degli anni da attendere complessivamente per poter ottenere lo status di cittadino.
L’abrogazione della norma vigente, infine, non riguarderebbe neppure i requisiti necessari per richiedere la cittadinanza oltre agli anni di residenza: reddito, conoscenza della lingua e assenza di procedimenti penali a carico del richiedente, infatti, resterebbero invariati.