
Pisa, 18 novembre 2023 – Quando e se il demanio busserà alla porta della Scuola Normale, questa aprirà. Non si tratta di cortesie istituzionali ma di salvare un gioiello storico, artistico, architettonico e religioso di caratura internazionale e cioè la Chiesa di Santo Stefano dei Cavalieri che è proprio confinante col Palazzo della Carovana, sede della Normale.
Dalla scorsa estate la chiesa è chiusa: il pregiatissimo soffitto a cassettoni è instabile e ci sono problemi anche col tetto. Nella chiesa ci sono opere del Vasari, Bronzino e Aurelio Lomi.
Succede che l’arcivescovo di Pisa, Giovanni Paolo Benotto, visti i problemi, decida di consegnare le chiavi al demanio con tanto di verbale e inventario dei beni. Una decisione sofferta e frutto di una sequela di problematiche strutturale al grande patrimonio di edifici ecclesiastici.
Al capezzale della chiesa dei Cavalieri c’è stata subito la Scuola Normale, come si usa tra buoni vicini. Già il 18 ottobre il direttore della Scuola Luigi Ambrosio all’apertura dei corsi disse che la Normale era disposta ad aiutare la chiesa mettendo a disposizione competenze scientifiche.
In platea c’era proprio il vescovo che però teneva ancora le chiavi della chiesa. Lo scenario cambia e dalla Scuola trapela: "Se domani ci chiama il demanio, noi ci siamo".
Ecco dunque che la Normale si ri-affaccia sullo scenario. Ambrosio, nel suo discorso inaugurale parlò poi di un aiuto economico, "...una collaborazione scientifica, ma anche eventualmente economica, nei limiti di un’amministrazione pubblica quale la nostra".
Ora si entra nel regno delle ipotesi e cioè, nel caso il demanio cedesse la chiesa, che cosa potrebbe fare la Normale con quel complesso edificio che è un luogo di culto? La Normale potrebbe prendere solo alcuni spazi e adibirli a scopi di ricerca scientifica e umanistica, dando vita a spazi museali virtuali con l’uso di tecnologie immersive e dell’intelligenza artificiale.
Il tutto per facilitare la fruizione piena del ricchissimo patrimonio artistico e culturale che è conservato nella chiesa: lì si ripercorrono le gesta della Pisa repubblicana con cimeli delle Crociate. Ci sarà da rispettare la sacralità del luogo.
Per ora solo ipotesi così come non è dato sapere quale sia la formula legale eventualmente usata per passare o cedere alcuni spazi dell’edificio. La Normale ha già ricevuto dal demanio il complesso San Silvestro (sede originale della Scuola) e lo ha ricevuto secondo la formula dell’uso perpetuo e gratuito (a parte i cospicui restauri). Tornando alla chiesa dei Cavalieri, va ricordato che anche il governatore della Regione Eugenio Giani, tese la mano per salvarla: "Anche noi, faremo la nostra parte", promise. Il sindaco Michele Conti ha spostato l’asticella più in alto "per un tavolo che riunisca Regione, enti del territorio, istituzioni e fondazioni bancarie".