
L'arcivescovo Benotto con monsignor Catarasi e il diacono Mariancini
Pisa, 16 marzo 2020 - L'intercessione della Madonna di Sotto gli Organi per aiutare Pisa, l'Italia e il mondo a superare l'epidemia. L'ha chiesta ieri mattina l'arcivescovo di Pisa Giovanni Paolo Benotto alla fine della Messa celebrata in una Cattedrale chusa al pubblico: «Santa Maria, Madre di Dio, ci affidiamo a te: da secoli il popolo pisano ti ha scelto come madre e tu l'hai protetto, liberato e guidato». Comincia così la preghiera letta da Benotto di fronte all'icona più amata dai pisani, fin dal 1494, l'anno della liberazione della città dal dominio fiorentino a cui risale anche la prima solenne attestazione del suo culto pubblico. «Chiediamo la tua intercessione, o Maria, sostieni nella prova la la città, ma anche l'Italia e tutto il mondo» ha detto monsignor Benotto prima recarsi proprio di fronte alla celebre icona e recitare quello che è a tutti gli effetti un atto di affidamento: «Ti presentiamo le nostre famiglie – è un altro dei passaggi più significativi della preghiera –, specialmente quelle che sono nella sofferenza, coloro che in questo tragico momento assistono gli ammalati: medici e operatori sanitari e quanti lottano per la dignità della propria vita e del proprio lavoro».
Accanto all'arcivescovo monsignor Giuliano Catarsi, cancelliere diocesano, monsignor Claudio Masini, confessore della Cattedrale, don Salvatore Glorioso, responsabile della pastorale giovanile e il diacono sacrista Massimo Mariancini, i quattro concelebranti della messa trasmessa ieri mattina in diretta tv su 50 Canale «per consentire a tutti i fedeli di partecipare, sia pure a distanza, all'Eucarestia» come ha detto monsignor Benotto aprendo la celebrazione. «Oggi non è possibile recarsi in chiesa, ma Dio non s'incontra solo nei luoghi di culto – ha aggiunto l'arcivescovo durante l'omelia -: si può adorarlo ovunque, ma senza custodirlo nel nostro cuore, la nostra preghiera non potrà salire al Signore». L'emergenza sanitaria torna nuovamente nelle preghiere dei fedeli. In una Cattedrale completamente vuota, si prega per gli ammalati, «per i medici e per gli operatori sanitari che si trovano in prima linea». Quindi l'invocazione finale: «Liberaci, Signore, dall'epidemia che ci sta colpendo». Poi le porte si chiudono e la Cattedrale, e l'intera Piazza dei Miracoli, tornano sotto quella cappa di silenzio irreale che le accompagna ormai da una settimana. E' tutt'altro che, concluso, invece l'impegno pastorale di monsignor Benotto: stamani alle otto, come ormai da una settimana, celebrerà dalla cappella della Curia Arcivescovile, in diretta streaming su www.diocesidipisa.it e sarà così per tutta la settimana Mercoledì alle 18, invece, la catechesi di Quaresima dedicata all'Eucarestia, mentre il giorno dopo alle 21, in occasione della Festa di San Giuseppe, alle 21 le famiglie sono invitate a recitare il rosario, ciascuna nella propria cosa. Infine, venerdì alla stessa ora la Via Crucis dei giovani, sempre in diretta streaming sui canali social della diocesi.
Di seguito il testo integrale dell'Atto di Affidamento
Atto di Affidamento alla Madonna di Sotto gli Organi
Santa Maria Madre di Dio, ci affidiamo a Te!
Da secoli il popolo pisano ti ha scelto come Madre
e Tu l’hai protetto, liberato e guidato.
I nostri padri ci hanno consegnato
la consapevolezza della tua maternità.
Noi la accogliamo
e desideriamo trasmetterla alle giovani generazioni,
proclamandoti ancora una volta Madre amatissima.
Stiamo vivendo l’esperienza dolorosa
di un mondo che si allontana da Gesù;
vediamo lo sconcerto delle famiglie e dei giovani,
dei poveri e dei sofferenti:
per questo vogliamo compiere l’atto solenne
della nostra consacrazione a Te
con la disponibilità dei figli che
si sentono amati dalla loro mamma.
Santa Maria, Madre di Dio,
ti affidiamo la nostra Chiesa!
Tu doni al mondo la Grazia dello Spirito che ci rende nuovi.
Tu ci offri la possibilità di incontrare oggi,
Cristo tuo Figlio come fratello e Salvatore.
Tu ci dai la gioia di vivere insieme con te
l’appartenenza alla Chiesa,
nell’ascolto attento della Parola di Dio,
nella frequenza assidua all’Eucaristia
e nella condivisione dei bisogni dei poveri.
Siamo pronti a seguire Cristo tuo Figlio
che ci guida attraverso il Papa e i vescovi, Pastori della Chiesa.
Santa Maria, Madre di Dio, ti affidiamo
le nostre famiglie e il nostro lavoro!
Questa consacrazione ci chiede un grande impegno educativo
ed una forte ascesi personale
per vincere le nostre resistenze alla fede
e per compiere tutti insieme il cammino v
erso le mete alte della vita cristiana.
Siamo pronti a seguire Cristo tuo Figlio!
Ti presentiamo le nostre famiglie,
specialmente quelle che sono nella sofferenza,
coloro che in questo momento così tragico
assistono gli ammalati: medici e operatori sanitari,
e quanti lottano per la dignità della propria vita
e del proprio lavoro.
Affidiamo a te i nostri fratelli defunti
perché possano godere in eterno
la visione beata del Signore e la pace dei santi.
Santa Maria, Madre di Dio,
ti affidiamo tutti i fedeli della nostra Chiesa!
Questa consacrazione ci impegna a testimoniare
la freschezza della fede in una vita rinnovata:
Ti presentiamo i nostri sacerdoti e le persone consacrate,
gli adulti e gli anziani, i politici e gli operatori sociali,
perché trasmettano il tuo dono d’amore
alle nuove generazioni.
Consacriamo a te i giovani
perché siano lieti di accogliere e di far crescere
la bellezza della fede
e perché quanti sono chiamati
alla totale donazione di sé al Signore
siano pronti con te e come te a dire il proprio “eccomi”.
A Te, o Maria, modello ed esempio di vita,
affidiamo i giovani
perché possano diventare a loro volta
genitori saggi e generosi delle generazioni future.
Noi, popolo di Dio della Chiesa pisana
oggi ti riconosciamo e ti acclamiamo Madre di Dio,
Madre e Patrona nostra,
e ci consacriamo a Te.
L’Arcivescovo, pastore di questa Chiesa,
insieme al suo popolo,
si affida a Te per sempre. Amen.