
Don Elvis alla Tinaia
Cascina (Pisa), 18 novembre 2016 - Orti sociali, un modo tutto cascinese per occuparsi di integrazione. Dopo il caso ‘Don Elvis’ e i suoi giovani di San Lorenzo alle Corti che accompagnano ogni domenica i ragazzi della Tinaia a messa, ma solo dopo aver offerto loro colazione, altre realtà si stanno organizzando per rendere Cascina una cittadina accogliente. Domenica 13 novembre, a San Giorgio, si è svolto un torneo di calcetto organizzato da alcune ragazze in collaborazione con il circolo Arci di San Lorenzo a Pangatico.
Le squadre, composte da cascinesi e extracomunitari, si sono ‘sfidate’ in amichevoli’. Dopo il momento sportivo, c’è stato il pranzo così da unire anche coloro che non sono scesi in campo. Durante il pasto, è stato anche presentato un importante progetto. L’associazione di volontariato Arci ‘Coltiviamo civiltà’, ha descritto il progetto ‘Orto Sociale’ di ortaggi e piante officinali e la ‘Fattoria Didattica’ che sarà fatta dietro il cimitero di San Giorgio. L’iniziativa è destinata a categorie svantaggiate e ai ragazzi extracomunitari che potranno anche seguire un percorso di integrazione attraverso un introduzione al mondo del lavoro. L’associazione vuol porre l’accento anche su un altro aspetto, il rispetto per la natura e il senso civico che lo deve accompagnare. Infatti, il lavoro che svolgeranno i volontari sarà di insegnare il rispetto delle regole e degli individui.
“L’associazione cercherà di far diventare le differenze di nazionalità, di religione, quelle etniche, sessuali o di abilità, una ricchezza e non una difficoltà o una paura - si descrivono i membri di ‘Coltiviamo Civiltà’ -. Questo per far sì che i bambini e gli adulti di domani siano coscienti che ogni essere umano ha diritto ad una possibilità al pari di tutti. L’immigrazione non è un fenomeno passeggero ma probabilmente sarà continuativo anche se con percentuali di numero e di paesi sempre diversi”. Il ricavato del pranzo è stato devoluto all’associazione per comprare l’attrezzatura necessaria per cominciare l’attività. “Chiunque volesse contribuire anche con materiale inerente all’agricoltura è il benvenuto - concludono i volontari -. Auspichiamo un futuro che renda l’integrazione la prima arma di uno Stato”. Don Elvis, orti sociali, fattorie didattiche e campionati di calcio dilettantistiche con squadre di immigrati, un altro passo avanti per l’integrazione.
Irene Salvini