
La presentazione del progetto
Cascina (PI), 20 giugno 2025 - L’amministrazione comunale di Cascina ha presentato il nuovo progetto di digitalizzazione dell’archivio del Comune, affidato alla Coopservice di Reggio Emilia che si è aggiudicata la gara. Un obiettivo che l’amministrazione si era proposta fin dall’inizio del mandato per rivoluzionare fortemente le modalità di consultazione e accesso alle pratiche dell’archivio. “Per il comune di Cascina è una vera rivoluzione – ha detto il sindaco Michelangelo Betti –, perché finora c’era l’affidamento dell’archivio, ma il criterio di base rimaneva comunque agganciato al cartaceo senza un disegno generale di digitalizzazione. In un processo come quello dell’edilizia, avere tempi stretti è più rilevante dell’aumento del costo del servizio, perché è quello che chiede il cittadino e che chiede il tecnico. Ringrazio gli uffici comunali del lavoro fatto in questi mesi per arrivare a questo risultato: ci siamo arrivati nella fase finale del mandato, una cosa tutt’altro che banale. In una fase storica in cui si deve puntare più alla rigenerazione che al nuovo costruito, alle ristrutturazioni e al minor consumo del suolo, avere sempre tempi veloci su pratiche passate diventa ancora più rilevante”.
Al suo fianco c’era l’assessora all’edilizia Irene Masoni. “Riteniamo che questo sia un elemento fondamentale – ha sottolineato detto – per favorire il lavoro dei tecnici, e conseguentemente a cascata i cittadini, che quotidianamente hanno necessità di consultare e visionare le pratiche che riguardano in maniera prevalente l’edilizia. La sfida era quella di lavorare sull’indicizzazione perché il Comune di Cascina era rimasto indietro per anni con tre diverse tipologie di indici che dovevano essere gestite dai tecnici per ricercare la pratica. Non solo, sarà consentito un accesso da remoto alle pratiche che finora erano disponibili solo in cartaceo e venivano scansionate su richiesta e inviate per mail”.
Sarà dunque creato un archivio digitale, accessibile dagli utenti con tutti gli elementi di sicurezza della procedura amministrativa che prevede la validazione da parte dell’ente in merito alla richiesta di accesso agli atti. “In meno di un anno l’azienda concluderà questo processo di digitalizzazione – ha aggiunto Masoni –, un aspetto molto importante perché i tempi sono stretti e la risposta sarà data in pochissimi giorni: un elemento di modernizzazione dell’ente veramente importante”.
“Si tratta di un servizio importante che andremo a dare ai nostri cittadini – ha proseguito Claudio Loconsole, assessore all’innovazione tecnologica –. Un servizio per cui cambierà la procedura di erogazione: dopo questo periodo di transizione di meno di un anno ci sarà la possibilità di avere già tutte le pratiche in cloud e quindi il Comune dovrà solo verificare i titoli autorizzativi per poter accedere a questi dati. Nel periodo in cui ci sono stati tanti accessi, per esempio quello legato al Superbonus, è stato abbastanza pesante riuscire nei tempi di legge a fornire i documenti: adesso in pochi giorni sarà possibile verificare i titoli autorizzativi e dare direttamente questo servizio”.
Per la Coopservice erano presenti Sergio Fiorini e Luca Dellavalle. Dopo aver illustrato l’attività della società, Fiorini ha fatto notare che per la “digitalizzazione documentale, ovvero la dematerializzazione dei documenti, da alcuni anni abbiamo in corso un’importante esperienza di gestione delle pratiche edilizie del Comune di Reggio Emilia e abbiamo acquisito anche quelle del Comune di Milano”.
“Coopservice – ha aggiunto Dellavalle – è appoggiata dai due partner tecnologici Microdisegno e Maggioli. Nel 2019 è partito il progetto su Reggio Emilia con una digitalizzazione massiva che ha riguardato 296.000 pratiche edilizie, costruendo quello che è lo strumento che riceve anche Cascina. Ovviamente per digitalizzazione non si intende la mera scansione dei documenti, ma l’intera digitalizzazione del processo: portare tutto in digitale, il processo di autenticazione dell’utente, il processo di pagamento, la valutazione dei dati che deve fare il Comune, l’eventuale processo amministrativo parallelo, fino alla visualizzazione direttamente online. Il progetto prevede quindi la presa in carico dell’intero archivio, la sua movimentazione e la conservazione di strutture idonee alla norma di legge per una durata complessiva di 8 anni”.