REDAZIONE PISA

Carburante alle stelle: slalom fra i distributori Ecco dove risparmiare a Pisa e dintorni

Grazie alla app è possibile scovare in tempo reale le pompe dove spendere di meno. Congelato lo sciopero del 25-26 gennaio

Fare un pieno conveniente ormai è un terno al lotto: dipende dalla stazione di servizio e dal giorno in cui capita di dover riempire il serbatoio. L’eventualità di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato è sempre dietro l’angolo per chi si muove con il proprio mezzo privato. Come ieri al distributore Esso di via Marsala dove la benzina (self) costava 1,889 euro al litro, salato anche il conto per il diesel (self) arrivato a quasi 2 euro (precisamente 1,969 euro al litro). La fonte è la app "Prezzi benzina". Oppure all’Ip in via dell’Aeroporto con benzina a 1,829 euro al litro e diesel a 1,929 euro al litro. Una via di mezzo Tamoil in via Pietrasantina con benzina a 1,799 euro al litro e diesel a 1,829 euro al litro altrimenti Beyfin in via Aurelia Sud con benzina self a 1,789 e diesel self 1,839. Mentre tra i distributori più economici ci sono Eni in via di Pratale e quello in via Pietrasantina dove benzina self è a 1,782 euro al litro e diesel self a 1,862 euro al litro. Con oscillazioni che possono arrivare a qualche centesimo di euro. Intanto, per ora è tregua tra governo e benzinai: lo sciopero del 25-26 gennaio è al momento in stallo, ma si va verso la revoca. Il tavolo aperto con i gestori e le correzioni al decreto "trasparenza" (con l’eliminazione del cartello da esporre sul prezzo medio) hanno permesso di fermare (almeno per ora) le proteste. I gestori, dall’incontro di venerdì che si è tenuto tra associazioni dei benzinai e governo, hanno ottenuto un "dietrofront politico" sulle accuse di speculazione mosse dalla fine dello sconto sulle accise. Si profila, inoltre, un nuovo taglio dell’imposta, se non automatico, collegato all’extragettito Iva conseguente ai rincari, in altre parole qualora aumentino le entrate Iva e se il prezzo dovesse superare il 2% rispetto alla media del periodo e al valore indicato nel Documento di Economia e Finanza (Def). Il vero e proprio banco di prova però sarà il 5 febbraio, con lo stop all’acquisto dei prodotti raffinati provenienti dalla Russia, quando i consumatori rischieranno di restare veramente scottati.

Ilaria Vallerini