REDAZIONE PISA

Caos on-line e lunghe file agli sportelli Odissea anche per l’imam Khalil

È partita col botto ma di proteste, la campagna di rinnovo degli abbonamenti dei bus della nuova compagnia di trasporti pubblici, la Autolinee Toscane. A rimanere imbrigliato nella coda estenuante alla biglietteria presso la Sesta Porta, c’è stato anche l’imam Mohammad Khalil che è stato costretto alla coda perché non riceveva on line la conferma del rinnovo dell’abbonamento. "Sono venuto qui per due giorni di seguito ma di fronte alla coda lunghissima, visto che non scorreva, ho dovuto desistere, per ben due giorni". Khalil è un informatico, quindi si è messo al suo computer per rinnovare l’abbonamento per sé e per il figlio e per assurdo, anche on line ha dovuto fare una bella trafila. "Dovevo riempire le schermate con tutti i dati, arrivare a fine procedura ed attendere che la registrazione venisse accettata. Ed invece nulla. Non arrivava l’ok quindi rifacevo tutto da capo". Non resta allora che presentarsi allo sportello fisico, non più virtuale, della biglietteria alla Sesta Porta. "Ma c’era solo uno sportello aperto e una fila impressionate. Anche ieri l’attesa lunga o meglio solo 40 minuti perché ad un certo punto, è uscito un impiegato con un tablet e scorrendo la fila chiedeva chi avesse fatto la registrazione on line. Io l’avevo fatta senza esito ma in realtà risultavo nel data base con rinnovo dell’abbonamento". Se l’importo dell’abbonamento è rimasto inalterato, a molti è andata giù male l’aver dovuto pagare 5 euro per un tesserino diverso. "Il mio è nuovo, perché devo comprarne un altro?": si è lamentato un utente. Le proteste accomunano Pisa a Massa ed alla Versilia e alcuni disservizi potevano essere previsti e quindi evitati.

Ca. Ve.