Cantieri, pioggia, scioperi. Città in tilt all’ora di punta e nessuna via d’uscita. Fioccano ritardi e proteste

Traffico letteralmente paralizzato ieri nell’orario di ingresso delle scuole e dell’apertura degli uffici pubblici: "Più di mezz’ora per fare 500 metri, auto, bus e navette ferme. Sotto accusa anche il ‘tempismo’ dei lavori in via Bonanno .

Cantieri, pioggia, scioperi. Città in tilt all’ora di punta e nessuna via d’uscita. Fioccano ritardi e proteste

Cantieri, pioggia, scioperi. Città in tilt all’ora di punta e nessuna via d’uscita. Fioccano ritardi e proteste

Città in tilt, molto più che in un qualsiasi giorno di pioggia nell’ora di punta, all’ingresso delle scuole e del lavoro. Ieri mattina una moltitudine di pisani si è ritrovata intrappolata in un ingolfamento generale. Colpa di una miscela esplosiva: pioggia, appunto, sciopero de treni, decine di cantieri stradali sparsi per le strade del centro. Risultato: auto, bus e navette ferme nel traffico cittadino, lunghe code in Fi-Pi-Li e un blocco per ore nella zona di Pisa Nord. E il dibattito si riapre sulla questione tangenziale nord-est (l’infrastruttura che dovrebbe rivoluzionare la viabilità di tutta l’area a nord della città) e sulla mancanza, ad oggi, di una viabilità alternativa. "Ho impiegato 40 minuti per percorrere il tratto da Porta a Lucca, dove i miei figli vanno a scuola, a Porta a Mare dove lavoro – dice Giulio Laforenza – Nella zona, con tre passaggi a livello, si creano da sempre imbuti clamorosi, soprattutto in certe fasce orarie. Lungo la ferrovia di via Tino di Camaino il traffico è perennemente a singhiozzo a causa dei passaggi a livello, del flusso dei turisti e degli universitari. In più, adesso, si è deciso di fare lavori in vie strategiche (tipo via Bonanno) nei periodi sbagliati e in ore particolarmente impattanti, attivando peraltro la circolazione alternata".

Un ‘tappo’ che porta molti automobilisti ad utilizzare l’Aurelia, con il conseguente rallentamento del traffico anche qui. Succede al mattino ma anche dalle 18 in poi, al rientro da lavoro. A passo d’uomo anche in via Paparelli: "Dalla zona dello stadio a Marina di Pisa 50 minuti. In via Rindi ho impiegato 30 minuti per fare 500 metri. Il cantiere di via Bonanno blocca un’intera parte di città e va avanti con un ritmo lentissimo. Mi chiedo quando finirà…" conferma Andrea Puglia. Intasate via del Brennero, via S. Zeno, via Contessa Matilde. C’è chi è rimasto 40 minuti nel tratto tra l’ipermercato Carrefour e Paparelli, alle 9 del mattino e che, in zona Pontasserchio, si è trovato di fronte un bus in bilico tra la carreggiata e il fossetto a margine, slittato a causa dei ristagni di acqua. "Io ho preso la navetta che è passata dal parcheggio di via Paparelli alle 8.16 da e sono scesa verso le 9. In questo lasso di tempo ho fatto il tragitto che va dallo scambiatore a via S. Zeno, incrocio via Buonarroti. Poi, continuando a piedi, mi sono resa conto che era tutto bloccato almeno fino al semaforo dei Bagni di Nerone" aggiunge Elisa Granchi. Anche la consigliera provinciale Cristina Bibolotti si è trovata imbottigliata cercando di raggiungere con estrema fatica Pisa: "Da Colignola per arrivare in tribunale come ogni mattina sono stata un’ora in fila. Prima della rotonda del Cnr sono rimasta immobile dentro una fila chilometrica". Stessa situazione in via Matteucci, in zona ospedale di Cisanello e anche sui lungarni di Tramontana. In discussione (tanto da rimpiangere il semaforo) anche la ‘rotondina’ tra via delle Cascine, Contessa Matilde e Cammeo, troppo piccola per gestire i pesanti flussi di tre arterie e quindi perennemente in affanno. Impraticabile con la pioggia.

Francesca Bianchi