Campo boe per dare delle regole

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Giulia

Gambini*

Puntuale come un orologio svizzero è arrivata la solita polemica strumentale e critica sterile di una Città in Comune in merito alla nostra proposta di realizzare un campo boe alla spiaggia del gombo con il solito teorema riferito alla destra contro l’ambiente. Ma è chiaro dalle parole espresse dal Capogruppo Auletta che non abbia compreso minimamente la nostra proposta e la nostra idea di avviare un percorso condiviso per l’individuazione di regole precise e nel pieno rispetto dell’ambiente che consentano all’uomo di vivere il Parco. La finalità della proposta è chiara: nessuna forzatura e nessun arrembaggio selvaggio alla spiaggia del gombo ma una regolamentazione che ponga fine alla raffica di multe che vengo irrogate nel quadro attuale: per noi l’uomo può essere parte attiva del Parco e servono regole precise. Tra vietare per tutti l’accesso alla spiaggia e liberalizzarlo ci sono le giuste vie di mezzo come abbiamo proposto: numero chiuso che consenta all’ente stesso di controllare la situazione. Si tratta semplicemente di consentire l’accesso a tutti ma di regimentarlo e quello del campo boe è una delle tappe del percorso che proponiamo. Siamo sicuri che il Presidente dell’Ente Parco Bani risponderà positivamente alla nostra sollecitazione e che prosegua nel percorso di rendere maggiormente fruibile il patrimonio unico e prezioso che il Parco costituisce per i cittadini, dimostrando un chiaro cambio di rotta con i suoi predecessori. L’uomo ha sempre fatto parte del Parco, fin dalle sue origini, tantissime sono le testimonianze della sua presenza e del suo ruolo di parte integrante di questo territorio e noi riteniamo che sia opportuno reintrodurlo, ovviamente nella massima tutela e rispetto dell’ambiente perché il Parco deve essere vissuto!

*Capogruppo Fratelli d’Italia Pisa