
di Saverio Bargagna
La chiusura asimmetrica della vela del parapendio potrebbe essere la causa del grave incidente avvenuto ieri mattina a Orzignano, nel comune di San Giuliano Terme. Un ragazzo di 28 anni, residente a Lucca, lotta adesso fra la vita e la morte intubato in un letto dell’ospedale Cisanello. Il 28enne lucchese è un pilota piuttosto esperto che vola assiduamente tanto da essere piuttosto conosciuto nell’ambiente.
L’allarme scatta alle 12:31 di ieri. Secondo una prima ricostruzione l’incidente potrebbe essere stato causato da quello che, in gergo, si chiama “chiusura asimmetrica“. Di fatto si tratta del parziale sgonfiamento dell’ala a causa di una turbolenza. Il parapendio, unico tra le macchine volanti, è floscio, ciò significa che è l’aria al suo interno a dargli la sua forma in volo. Può capitare che la pressione all’interno diminuisca improvvisamente e quindi parte dell’ala si sgonfi. Purtroppo però la diminuzione della pressione avrebbe comportato una caduta diretta a spirale del ragazzo. L’altra sfortunata coincidenza è che, sempre da quanto si apprende, l’incidente si sarebbe verificato a circa 100 metri d’altezza, ovvero in fase di atterraggio quando le possibilità di rimediare ad un guaio del genere si riducono drasticamente. L’apertura del paracadute di emergenza, infatti, non sarebbe riuscita ad attutire il colpo. Il pilota si è lanciato dal monte Rigoli per poi terminare il suo drammatico volo in un campo nei pressi del sottopassaggio ferroviario di Orzignano. A raccontare agli inquirenti ciò che è avvenuto è stato un compagno che ha assistito alla caduta e dato l’allarme. Sul posto si è recata un’ambulanza della Pubblica Assistenza di Pisa col medico a bordo e si è alzato in volo anche l’elisoccorso. Inoltre è intervenuta anche una squadra dei vigili del fuoco che ha liberato il pilota e ha collaborato al posizionamento sulla barella spinale. Sul posto anche la polizia municipale di San Giuliano. Le condizioni del 28enne, ricoverato con fratture multiple, sono critiche.