
Il caccia tedesco Bf 109 simile a quello caduto nel 1943 nel ‘Paduletto’ di Vecchiano
Pisa, 8 giugno 2025 – A 83 anni di distanza la salma di Walter Lukman, pilota di un caccia tedesco, è ancora imprigionata nei resti del suo aereo in località “Paduletto” nel comune di Vecchiano.
Tutti i tentativi burocratici effettuati in questi anni a vari livelli per un’operazione di recupero della salma del pilota sono stati elusi. A condurre questa autentica battaglia è Giulio Cozzani, cultore delle memorie militari italiane, e non soltanto, che in questi anni, e fino agli scorsi giorni, ha letteralmente “bombardato” le autorità italiane e tedesche chiedendo di estrarre dal terreno i resti dell’aereo e recuperare così il corpo del pilota. Con quali esiti? Dice Cozzani: “Ho inviato una lettera all’ambasciata della Repubblica Tedesca a Roma, ma anche altre lettere direttamente al cancelliere al Cancelliere della Repubblica Federale di Germania, alla direzione OnorCaduti di Germania, al Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica tedesca, a OnorCaduti Italia, alla Procura della Repubblica di Pisa, ai Beni Culturali di Pisa competente del luogo dove si trova l’aereo, al sindaco e ai carabinieri di Migliarino Pisano.
Alcuni non mi hanno risposto, altri mi hanno scritto che si sarebbero interessati ma ad oggi senza risultati. Di recente l’ambasciata tedesca mi ha comunicato di avere informato OnorCaduti in Germania. Attendo una risposta”.
Ricordiamo che OnorCaduti è una struttura, presente in alcuni Ministeri della Difesa in Europa, fra i quali in Italia e in Germania, che si occupa della ricerca dei caduti militari sui vari teatri di guerra, della sorveglianza e della gestione dei sepolcreti militari e delle zone monumentali nonché della custodia della banca dati dei militari caduti e dispersi. Quanto accadde alle 10,40 del 1° ottobre del 1943 è presto riassunto. Una formazione di B-7 del 99° Bomber Group, partita da Odna in Tunisia, stava volando verso l’Austria per sganciare il suo carico di bombe sull’aeroporto di Klagenfurt ma fu intercettata da tre caccia Messerschmitt della Luftwaffe, i temibili Bf 109 G-F capaci di punte di velocità di oltre i 600 chilometri orari.
I caccia si erano alzati dal campo di aviazione di Metato. A bordo un solo pilota come nella quasi la totalità dei caccia. Nello scontro furono colpiti e abbattuti sia un B-17 americano che un caccia. Mentre la “fortezza volante” si schiantava contro una collina nel comune di Massarosa (dei dieci membri dell’equipaggio, due morirono, sette furono catturati dai tedeschi, uno trovò rifugio fino al termine della guerra presso una famiglia di agricoltori), l’aereo tedesco, che era pilotato dal ventiseienne Walter Lukmann, si infilava con il muso della zona umida detta “Paludetto” nel comune di Vecchiano. Finita la guerra si cercò di recuperare la salma del pilota ma la carcassa dell’aereo era intanto sprofondata di quasi sei metri. Da qui le difficoltà di intervento e le ripetute quanto inutili richieste di recuperare il corpo del pilota.
Renzo Castelli