'Buco' all'Istituto di Fisiologia clinica del Cnr, l'accusa è di truffa ai danni dello Stato

L'ex responsabile dell'ufficio entrate e contratti si inventava sponsor così che fingendo avere spalle 'coperte' si faceva dare finanziamenti / LA PROCURA INDAGA PER TRUFFA

San Cataldo, Area della Ricerca del CNR (foto Salvini)

San Cataldo, Area della Ricerca del CNR (foto Salvini)

Pisa, 20 febbraio 2015 - Secondo la procura di Pisa, a determinare il buco da 3,4 milioni di euro all'Istituto di Fisiologia clinica del Cnr di Pisa sarebbe stato il meccanismo messo in pratica dall'ex responsabile dell'ufficio entrate e contratti, Marco Borbotti che, fingendo di aver trovato sponsorizzazioni in realtà inesistenti, simulava la copertura finanziaria per la realizzazione di progetti di ricerca. Sulla base di questo, otteneva poi finanziamenti dal Cnr. L'accusa è truffa ai danni dello Stato. Il funzionario è stato licenziato dalla nuova direzione del dipartimento perché non aveva i requisiti per ricoprire l'incarico.

L'indagine, condotta dalla Guardia di Finanza e coordinata dal sostituto procuratore Flavia Alemi, è solo all'inizio. Secondo quanto si è appreso, approfittando della durata diversa dei singoli progetti, per eludere eventuali controlli le poste iscritte in bilancio venivano spostate su questa o quella ricerca scientifica in modo da non creare sospetti. In questo modo l'indagato avrebbe 'dirottato' cifre non troppo alte che però, alla fine, hanno determinato un 'buco' nell'ordine dei 3,4 milioni di euro, secondo l'esposto depositato in procura dall'attuale direttore dell'istituto di Fisiologia clinica, Giorgio Iervasi, che ha fatto scattare l'indagine giudiziaria.

Subentrato nel maggio scorso al precedente direttore Eugenio Picano, Iervasi ha subito avviato verifiche contabili perché i bilanci ereditati non lo convincevano e in questo modo ha scoperto le anomalie gestionali. La falsa certificazione prodotta da Borbotti, che gli è costata il licenziamento, è invece stata scoperta dall'ufficio Provvedimenti disciplinari del Cnr centrale.

L'ex responsabile dell'ufficio entrate e contratti, infatti, aveva detto di essere in possesso di una laurea in economia e commercio dell'università di Pisa che in realtà non è mai stata conseguita. La procura sta valutando anche questo aspetto, che per ora però non è prioritario. Gli inquirenti vogliono capire che fine hanno fatto i soldi che mancano e per questo saranno eseguiti anche accertamenti patrimoniali nei confronti dell'indagato. Tra le ipotesi però c'è anche quella che Borbotti possa avere agito anche per mantenere una posizione di 'potere' e privilegio all'interno della struttura.

"Il Cnr si farà carico di tutte le problematiche connesse alle attività ordinarie e straordinarie dell'Istituto di Fisiologia clinica": afferma in una nota la direzione nazionale del Cnr. "Cnr e Istituto di Fisiologia clinica - prosegue la nota - appena resisi conto delle potenziali irregolarità compiute, si sono fatti carico di informare le autorità competenti, alla cui valutazione dunque si rimettono". Infine la sede centrale del Cnr rassicura che non vi sarà, come temuto da qualcuno dopo la bufera contabile e giudiziaria, alcuno "'smantellamento' dell'istituto, le cui attività sono attestate dai numeri relativi ai prodotti scientifici degli ultimi quattro anni: 840 pubblicazioni scientifiche con impact factor medio 3.8, 4 Spin off attivi, 20 brevetti di cui 10 internazionali, 51 grants attivi di cui 14 internazionali".