REDAZIONE PISA

Buco all’Inps per un milione Il pm chiede pene fino a 4 anni

E’ il troncone al dibattimento per quelli che l’accusa ritiene essere stati sodali del funzionario infedele

Chieste pene da 3 a 4 anni nel troncone al dibattimento sulla vicenda che ruota intorno al milione di euro sparito dall’Inps. Un processo, quello con rito ordinario, iniziato in tribunale a Pisa quando i principali protagonisti – Antonino Finocchiaro e Fedele Camarretta – erano stati già condannati in primo grado dal gup a sei anni e otto mesi di reclusione. E in questo processo proprio Finocchiaro, il 60enne di Pontasserchio – assistito dall’avvocato Carlo Porcaro D’Ambrosio – che aveva confessato di aver fatto sparire i denari (destinandosene almeno 800 mila) dalle casse dell’Inps di cui era funzionario a Pisa, è tornato in aula per una testimonianza integrativa nel processo ad altri soggetti coinvolti nel meccanismo e ritenuti suoi presunti sodali: Liviya Balasha (difesa da Roberta Bernardini), Samira El Hajjaji (legale Michela Simoncini), Salvatore Fiscelli (Roberta Bernardini del foro di Pisa), Mario Fortunato (avvocato Caterina Baroni), Massimiliano Panichi (penalista Erminia Imperio) accusati tutti di peculato in concorso. Soldi fatti sparire con operazioni – secondo l’accusa – di pagamenti non dovuti, con accrediti mediante conti correnti bancari o postali intestati a terzi inconsapevoli o a suoi complici. Tra questi anche disoccupati o piccoli imprenditori, che, o avevano usufruito dell’indennità in passato e avevano poi perso i requisiti. Un sistema interrotto dalla segnalazione ai vertici dell’ente e da una verifica interna nella quale erano risultate anomalie. Da qui l’esposto in Procura e le indagini che, nel 2016, culminarono con i primi provvedimenti. Il processo è arrivato alle battute conclusive con le richieste di pena del pm dopo una lunga requisitoria. Si torna in aula a luglio per l’ultima arringa (quella dell’avvocato Baroni) e quindi per la sentenza.

Carlo Baroni