
Boom di ritardi e disagi per i viaggiatori del Galilei
di Enrico Mattia Del Punta
"L’aeroporto è stato chiuso" è l’alert arrivato sullo smartphone dei viaggiatori che ieri mattina tra le 11 e le 12 avevano in programma un volo in partenza dallo scalo pisano. Un messaggio diffuso anche via autoparlante e che invitava in particolare chi doveva prendere il volo Ryanair FR 00587 in partenza da Pisa e diretto a Londra Stansted al gate 22, a recarsi in un punto alternativo della struttura in attesa di istruzioni. La notizia di un allarme bomba poi è iniziata a circolare tra gli addetti ai lavori.
Pericolo rientrato in meno di mezz’ora, una donna infatti ha detto che c’era una bomba a bordo. Una frase che ha creato panico e disagi per tanti viaggiatori, proprio nel periodo di massima criticità. Lo scalo in questi giorni è infatti preso d’assalto da turisti e viaggiatori che hanno deciso di passare le vacanze in Toscana. Sono stati molti i voli che hanno subito ritardi dopo quanto accaduto. Il Pisa-Londra è alla fine partito con un’ora di ritardo.
Esattamente alle 14:29 invece dell’orario previsto 11.15. Il falso allarme ha creato una reazione a catena che ha fatto slittare tutti i voli in partenza previsti per la giornata. In media da un’ora fino a due ore di ritardo per alcune tratte. Nonostante i momenti concitati, nei negozi del piano terra in pochi si sono accorti di quanto succedeva.
"Alcuni clienti ci hanno mostrato il messaggio sul telefono, e abbiamo sentito anche l’avviso mandato dagli autoparlanti, altrimenti non ci saremo mai accorti di nulla" racconta una lavoratrice.
"La situazione è tornata alla normalità in circa 20 minuti", spiega il responsabile del Pisa Airport Cafè, che si trova proprio davanti all’aerea check-in. "Le manovre antiterrorismo – conclude – sono state messe in atto tempestivamente, ma da qui non ci hanno evacuato, abbiamo proseguito il nostro lavoro senza aver subito troppi disagi".
Stessa cosa per alcuni Ncc fuori dallo scalo: "Ci sembrava fosse successo qualcosa, ma non avevamo capito si trattasse di un allarme bomba".